Gianni Alemanno chiude la sua campagna elettorale per le comunali a Roma al Colosseo in compagnia di Silvio Berlusconi, Francesco Storace e Giorgia Meloni. Il sindaco uscente rivendica “la legalità” come risultato ottenuto: “Un diritto che solo noi abbiamo provato ad imporre in città”. Nessun riferimento agli errori e agli arresti, ai neofascisti nelle municipalizzate. “Sulla selezione della classe dirigente si può e si deve fare meglio”, si lascia sfuggire la Meloni. Alemanno si indispettisce con il cronista del Fatto: “Altre domande?”. Fabrizio Cicchitto: “Nessun imbarazzo e lei è un provocatore” di Nello Trocchia
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione