Referendum Bologna, Pasquino contro Marescotti: “Scorretto parlare di laicità”
Si gioca anche con
sponsor e nomi di peso la sfida per il
referendum sui finanziamenti comunali alle scuole private d’infanzia, in programma domenica 26 maggio a Bologna. Nelle ultime settimane, entrambi i fronti, il primo che vorrebbe abolire i fondi pubblici alle paritarie e l’altro per il mantenimento del
sistema integrato così come è ora, hanno schierato pezzi da novanta e volti noti della cultura e della politica bolognese. A favore dell’
opzione B, quella che prevede i finanziamenti alle private, c’è anche il politologo e professore dell’Alma Mater,
Gianfranco Pasquino: “Se si tolgono i soldi alle scuole convenzionate 300 o 400 bambini rimarranno fuori dalle materne. Far passare la consultazione come un quesito sulla laicità non è un’operazione corretta”. Da sempre a fianco dei referendari, invece, l’attore
Ivano Marescotti: “Se volete mandare i vostri figli alle scuole private siete liberi di farlo, ma senza aiuti pubblici. Perché l’articolo 33 della
Costituzione non è interpretabile e parla di “scuole private senza oneri per lo Stato”
di Giulia Zaccariello