La polvere sospetta di colore grigio era contenuta in una busta. Il plico è stato aperto intorno alle 15 all'interno della segreteria dove erano presenti tre persone. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Otto persone verranno portate all'ospedale Sacco per controlli. Nella missiva al quotidiano di via Solferino minacce a Berlusconi e Napolitano
Allarme antrace nella sede del quotidiano “Il Giornale”, in via Negri a Milano. La polvere sospetta di colore grigio, che dovrà essere analizzata, era contenuta in una busta. Il plico è stato aperto intorno alle 15 all’interno della segreteria dove erano presenti tre persone. Sul posto è intervenuto il nucleo batteriologico chimico nucleare dei vigili del fuoco e gli uomini della Digos. Otto persone – tra cui tre polizotti che potrebbero essere stati contaminati – verranno portate all’ospedale Sacco: hanno dovuto indossare tute bianche per evitare altre eventuali contaminazioni.
“Non appena è uscita della polvere grigia, la busta è stata subito messa in una teca per evitare che, in caso di materiale pericoloso, potesse contagiare qualcuno. Il palazzo è stato messo in sicurezza” informa il quotidiano. “Proprio questa mattina – ricorda Il Giornale – il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha revocato la scorta al direttore Alessandro Sallusti. ”E’ arrivata una sospetta busta di antrace e siamo tutti bloccati in redazione per i controlli. Non possiamo muoverci da qui” ha detto il vicedirettore del Giornale, Nicola Porro, in collegamento telefonico durante lo speciale elezioni diretto da Enrico Mentana su La7. Porro, spiegando la sua assenza in trasmissione.
Un’altra busta sospetta è arrivata nella sede del Corriere della Sera in via Solferino a Milano. Nella missiva c’era una polverina di colore biancastro dalla consistenza granulosa e un breve testo di minacce rivolte a Silvio Berlusconi e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Berlusconi senatore a vita … Saranno assasinati Berlusconi e Giorgio Napolitano. Il traditore della patria”. Firmato: il gruppo armato a difesa del Popolo. Il testo – come si legge sul sito del Corsera – è stato vergato con errori e grafia incerta. I vigili del fuoco, intervenuti subito, hanno chiuso e posto sotto sorveglianza la segreteria di redazione applicando immediatamente le misure di sicurezza previste in questi casi. Sono in corso accertamenti per chiarire la natura della sostanza contenuta nella busta.