Comincia a Palermo il processo sulla trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra. Presente all’aula bunker del carcere Pagliarelli anche l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, accusato di falsa testimonianza. “E’ un reato diverso da quello degli altri imputati – dice Mancino – perché semplicemente mi contestano la mia deposizione”. Poi fa conoscenza con un altro imputato, il generale dei carabinieri Antonio Subranni. “Le presento il generale Subranni, suppongo non vi conosciate” dice Basilio Milio, avvocato del generale, a Mancino. Che prontamente risponde: “No, non suppone niente, io non l’ho mai conosciuto. Di nome sì, che qua viene fuori che chi deve essere noto diventa ignoto” di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione