L’articolo 32 della Costituzione Italiana recita: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Ma quanto sono importanti le regole quando coinvolgono la salute ed il benessere psico-fisico del cittadino? Lo chiedo a Gherardo Colombo da anni impegnato con l’associazione “Sulle regole“, di cui faccio parte nel gruppo sanità, a divulgare i principi della Costituzione con incontri pubblici dedicati principalmente ai giovani: “credo che le regole siano essenziali sotto due profili, per fissare le procedure perché le procedure sono necessarie per raggiungere lo scopo che si intende perseguire e per fissare lo scopo perché senza regole lo scopo è incerto”.
Come controlli sanitari appropriati possono ridurre i casi di ‘abusivismo sanitario’ e di ‘medicina difensiva’?
“Io credo che i controlli siano necessari ovunque, in qualsiasi campo. Come la risposta precedente si può riferire anche al campo della giustizia, dell’istruzione e via dicendo, così credo che anche la questione dei controlli riguardi qualsiasi campo ed ovviamente anche la sanità. I controlli potrebbero essere ipoteticamente autogestiti, ma siccome esiste il rischio che si sia un pochino distratti o innamorati di quello che si fa, insomma che si sia un pò parziali, è necessario che i controlli siano svolti da un organo indipendente”.
Secondo te qual è il modo per tutelare la salute come bene comune?
“Perché la salute possa essere garantita nei limiti del possibile (in effetti non possiamo garantire la salute ma la cura) secondo me sono necessarie tante cose la prima delle quali è che chiunque possa accedere gratuitamente alla cura quando non ha la possibilità di farlo altrimenti. Sarebbe necessario che le cure fossero comunque accessibili a tutti. Questo è soltanto il punto di partenza perché poi è necessario che il sistema funzioni e che funzioni in un modo coerente, in un modo funzionale e senza sprechi. E’ necessario quindi che si sappia con gran precisione cosa è necessario, quali sono gli interventi da fare senza essere influenzati dall’aspirazione al profitto. Per cui le risorse devono essere allocate esattamente”.
Qual’è, da cittadino, il tuo rapporto con la salute?
“Ormai non sono più un giovinetto, e più si va avanti con gli anni più la salute richiede attenzione. E’ necessario, secondo me, essere molto attenti alla prevenzione, sottoporsi ciclicamente a tutti i controlli necessari per evitare che le cure possano arrivare troppo tardi. Per cui io mi preoccupo della mia vista, mi preoccupo delle mie condizioni generali e quindi mi sottopongo periodicamente alle analisi e ai test necessari per verificare che non ci siano problemi”.
C’è qualcosa in tema di sanità a cui tu aspireresti?
“Io aspirerei a che tutti coloro che operano nel campo della sanità e cioè medici, infermieri, paramedici in generale, tecnici, personale amministrativo avessero la consapevolezza profonda, ma veramente profonda, del significato e del senso del lavoro che svolgono in modo che nessuno lavori in sanità soltanto per prendere lo stipendio”.
@defelicemilano