Per ora è stato soltanto un incontro pubblico tra parlamentari del Pd, di Sel e del Movimento Cinque Stelle. La Sicilia però è pur sempre terra di alambicchi e laboratori politici. Ovvio quindi che il dibattito andato in scena a Palermo domenica scorsa abbia destato la curiosità degli osservatori. A confrontarsi pubblicamente sul palco del cinema Abc sono stati il deputato di Sel Erasmo Palazzotto, il senatore del Pd Corradino Mineo (nella foto) e il senatore del Movimento Cinque Stelle Francesco Campanella.

I tre parlamentari, tutti eletti in Sicilia, hanno affrontato soprattutto i temi più caldi per l’isola: dal Muos, la centrale radar statunitense in costruzione a Niscemi, al Pride nazionale, che si terrà a Palermo a giugno, fino alle vertenze principali dei lavoratori siciliani. Il dibattito però ha abbracciato anche temi nazionali, come il conflitto d’interessi, la legge sulle unioni di fatto e quella sul reddito minimo garantito. E se poteva essere prevedibile una comunione di posizioni tra Palazzotto e Mineo, che in campagna elettorale erano alleati, ha sorpreso come anche il senatore del Movimento Cinque Stelle si trovasse quasi sempre d’accordo con le opinioni dei due colleghi parlamentari.

“Abbiamo cercato di confrontarci su temi singoli, aldilà delle alleanze, e quello che ne è venuto fuori è che esiste un’area fatta di obiettivi e persone che ha in comune il bene di questo Paese” racconta al fattoquotidiano.it Palazzotto, segretario regionale del partito di Nichi Vendola e vero e proprio “pontiere” tra il Pd e il Movimento di Grillo. “Abbiamo cercato di organizzare un dibattito aperto, senza tecnicismi: il risultato è molto incoraggiante – spiega – Anche Campanella ha ammesso di sentirsi a casa”. E non è un caso infatti se l’unico nodo che ha trovato i tre parlamentari su piani diversi è stato quello relativo al governo regionale guidato da Rosario Crocetta: se per il democratico Mineo si tratta di una risorsa per la Sicilia, il cinque stelle Campanella lo ha invece bocciato come un’esperienza conclusa. Il Movimento Cinque Stelle siciliano era stato il primo ad interloquire con il Pd di Crocetta, diventando ad un certo punto un vero e proprio alleato esterno del presidente regionale. Dopo la votazione del decreto legge sulla doppia preferenza di genere però tra Crocetta e i Cinque Stelle si è aperta una vera e propria crepa, dovuta anche alla maggioranza del governatore che puntava invece alle larghe intese con il Pdl. 

L’incontro tra Palazzotto, Mineo e Campanella però potrebbe non essere soltanto un evento unico. Al contrario potrebbe essere un prequel della futura situazione politica nazionale. Mineo è uno degli esponenti del Pd che aveva accusato qualche mal di pancia sull’accordo con il Pdl. E anche Campanella fa parte della fronda siciliana del Movimento Cinque Stelle che, dopo aver votato Pietro Grasso come presidente del Senato, è rimasta delusa dalla sostanziale immobilità del movimento sul fronte governativo. Lo stesso Palazzotto appare possibilista sulla nascita di un asse tra pezzi dei Cinque Stelle, del Pd e il suo partito. “Di certo – spiega – è stato un primo passo per tenere aperto un dialogo, per costruire una sinistra che sappia misurarsi in campo aperto e non nei tavoli riservati al ceto politico. L’alleanza tra Pd e Pdl è innaturale e destinata a finire”. Il quadro che si delineerà dopo è ancora impercettibile. Ma potrebbe anche affondare le sue radici nel laboratorio siciliano. Del resto, non sarebbe neanche la prima volta.

@pipitone87

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