Il consigliere Mauro Nuzzo si dimette dopo aver battibeccato aspramente con la responsabile di giunta della Cultura, Laura Ferraris che aveva cancellato il Festival della Poesia. "Sereno e tranquillo, ripartiamo più forti di prima". Ma i malumori tra i consiglieri di maggioranza restano
A un anno dalla vittoria del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, compaiono le prime crepe all’interno della squadra Cinque stelle e arrivano le prime dimissioni con tanto di rimpasto, anche se solo a livello di commissioni consigliari.
Il consigliere comunale di maggioranza Mauro Nuzzo, uno dei rappresentanti storici del Movimento ducale e tra i più vicini a Pizzarotti nella campagna elettorale dello scorso anno, ha deciso di lasciare il suo posto da presidente della commissione Cultura in accordo con il gruppo dei Cinque stelle. “Non c’è nessuna spaccatura – assicura Nuzzo – avevo proposto l’avvicendamento due mesi fa e continuerò a far pare della commissione e a lavorare per la realizzazione del nostro programma”.
Le dimissioni erano nell’aria da tempo per una serie di dissapori con l’assessore alla Cultura Laura Ferraris, sfociati qualche settimana fa in uno scontro diretto durante la seduta di consiglio comunale. Ad innescare la polemica, la soppressione del Parma Poesia Festival, una rassegna che si tiene in città da quasi dieci anni e che l’anno scorso aveva visto proprio il debutto della Ferraris come neo delegata della giunta Pizzarotti. Durante il consiglio, dopo le accuse della minoranza sulla mancanza di condivisione della scelta di sopprimere il festival con la città e con la commissione Cultura, sull’assessore era arrivato anche il “fuoco amico” di Nuzzo, che si era detto estraneo alle decisioni della Ferraris e aveva rincarato la dose: “l’intera politica culturale dell’assessore non ci ha visti coinvolti come commissione”. Parole dure, che la Ferraris aveva respinto rinfacciando al presidente Nuzzo di non avere mai fatto proposte di discussione sul tema. “Mente sapendo di mentire” aveva concluso il consigliere, prima di essere zittito dal presidente del consiglio Marco Vagnozzi.
L’episodio sembrava essersi concluso, ma qualche ora dopo la maggioranza Cinque stelle aveva diramato una nota per spiegare l’accaduto, prendendo le parti dell’assessore alla Cultura e stigmatizzando quindi l’atteggiamento del presidente della commissione. “L’operato degli assessori – aveva spiegato il gruppo consiliare – non è minimamente in discussione. Anche nelle migliori famiglie capitano momenti di incomprensione e discussione e sarebbe segno di maturità comporli nei modi e nei tempi adeguati. Esprimiamo quindi il nostro pieno sostegno all’assessore Ferraris, scusandoci per l’intervento del consigliere Nuzzo che nulla toglie alla piena fiducia di tutta la maggioranza verso il lavoro e l’impegno dell’assessore alla Cultura”.
Tutto risolto, almeno in apparenza. Fino a qualche giorno fa, quando dopo qualche settimana di riflessione, la maggioranza ha affrontato l’argomento alla presenza di Nuzzo e della Ferraris, che si sono chiariti. La decisione, presa coralmente, è stata quella di un passo indietro del consigliere dal suo ruolo di presidente. “La scelta è stata fatta insieme a tutto il gruppo, anche se io avevo proposto le mie dimissioni già tempo fa – ha spiegato Nuzzo – Il confronto è stato importante e proficuo, siamo un gruppo e non sarebbe normale non avere momenti di discussione. Ora siamo più uniti di prima”.
Di “scelta produttiva per migliorare il lavoro della commissione” ha parlato anche il capogruppo del Movimento 5 stelle Marco Bosi, che ha minimizzato l’accaduto chiarendo che la scelta è stata presa dalla maggioranza coesa. Nuzzo, anche se non più da presidente, continuerà a lavorare all’interno della commissione Cultura e il suo posto verrà preso da uno degli altri membri Cinque stelle, Barbara Cacciatore, Alessandro Mallozzi o Andrea De Lorenzi.