Una lunga strada di impegno e passione dalla Sicilia di Paternò, Catania, fino allo spazio della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). E’ quella percorsa dal siciliano Luca Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Militare, copilota della capsula Soyuz, resterà sei mesi a bordo della Iss e sarà il primo italiano a effettuare una ‘passeggiata’ all’esterno. “Quando piloto una navetta realizzo quello che è il sogno di ogni bambino”, ha spiegato Parmitano pochi mesi fa, durante le ultime fasi del lungo periodo di addestramento allo spazio svolto principalmente tra Usa e Russia.
Il sogno di Luca inizia in Sicilia 36 anni fa, il 27 settembre del 1976, dove si è diplomato al Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Catania nel 1995, frequentando un anno in California, grazie ad una borsa di studio. Ha proseguito poi gli studi conseguendo la laurea in Scienze politiche alla Federico II nel 1999 e, l’anno seguente, anche il diploma all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.
La carriera di pilota, e poi pilota collaudatore, è proseguita anche in Usa, Germania, Francia e Belgio, dove fu inoltre vittima di un pericoloso incidente. Come capitano dell’Aeronautica Militare, Parmitano ha al suo attivo oltre 2.000 ore di volo ed è qualificato su oltre 20 tipi di aerei militari. In tutti i suoi spostamenti Parmitano è stato sempre accompagnato dalla famiglia, la moglie con Kathryn, statunitense conosciuta da studente, e le due bambine, Sara e Maia di 6 e 3 anni.
Nel 2009 è stato selezionato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), assieme a Samantha Cristoforetti, all’interno del corpo astronauti e poco dopo assegnato a questa sua prima missione, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), come copilota della capsula Soyuz. Durante i sei mesi di missione, chiamata ‘Volare’ e ispirata alla celebre canzone di Domenico Modugno, Parmitano si occuperà di seguire alcune strumentazioni scientifiche, nonchè due passeggiate spaziali e il comando del braccio robotico della Iss. Non un grande chitarrista, ha iniziato a suonare da poco più di un anno, Parmitano sarà però anche il musicista di bordo: uno dei prossimi carichi di rifornimenti da Terra prevede infatti l’arrivo di una chitarra a lui destinata.