Secondo Palazzo Koch ci sono "gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca” e di previsione di “gravi perdite del patrimonio". A guidare l'istituto estense sarà un'amministrazione straordinaria. Nessun pericolo per i correntisti
Carife è commissariata. Dopo anni di agonia, con il nuovo cda guidato da Sergio Lenzi chiamato a riparare ai danni della gestione Murolo (l’ex dg imputato per truffa aggravata a Milano nell’ambito del processo sui rapporti tra l’istituto di credito ferrarese e il gruppo milanese dei fratelli Siano), è stato azzerato su ordine del ministero dell’economia e delle finanze.
Il decreto 151 del 27 maggio 2013 uscito da Via XX Settembre ha disposto, su indicazione di Bankitalia, lo scioglimento degli organi di amministrazione e di controllo della Cassa di Risparmio di Ferrara. Le motivazioni vanno ricondotte all’articolo 70 del testo unico bancario richiamato nel provvedimento voluto dopo l’ispezione di Palazzo Koch. Al comma 1, lettere a e b, si parla di gravi irregolarità nell’amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l’attività della banca” e di previsione di “gravi perdite del patrimonio”. A giudicare poi dal richiamo all’articolo 98, gli accertamenti ispettivi di vigilanza potrebbero aver individuato seri problemi nell’ambito di gestione delle società controllate. Ma al momento, dato lo scarno comunicato uscito dalla sede di Corso Giovecca, non è dato sapere altro. Nemmeno gli ex vertici possono rilasciare dichiarazioni, ormai esautorati.
A guidare la Carife sarà ora un’amministrazione straordinaria. Commissario straordinario è stato nominato Bruno Inzitari, avvocato milanese già commissario di società assicurative e gruppi bancari. Fabrizio Daverio, Paola Leone e Cosimo Centrone saranno i componenti del comitato di sorveglianza. “Gli organi straordinari – si legge nella nota dell’istituto – operano sotto la supervisione della Banca d’Italia e adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell’attività aziendale e la piena tutela dei diritti dei depositanti e dei creditori sociali. La banca prosegue regolarmente la propria attività e pertanto la clientela può continuare a rivolgersi agli sportelli con la consueta fiducia”.