L’accusa arriva da un pentito di camorra e rischia di creare l’ennesimo guaio extracalcistico a Mario Balotelli. L’attaccante del Milan e della nazionale azzurro, infatti, si sarebbe messo a spacciare droga per scherzo nel quartiere Scampia, durante un suo soggiorno a Napoli negli anni scorsi. E’ quanto rivela, Armando De Rosa, un collaboratore di giustizia, in un interrogatorio reso ai pm di Napoli Sergio Amato e Enrica Parascandolo nell’ambito dell’inchiesta su riciclaggio e ristorazione.
Armando De Rosa sarebbe legato al gruppo dei Vanella Grassi, i cosiddetti Girati, uno dei clan malavitosi attivi a Scampia. De Rosa ha riferito ai pm che il calciatore, il quale aveva espresso il desiderio di visitare Scampia e si era recato nel quartiere accompagnato da alcuni esponenti di un clan (vicenda questa venuta alla luce negli anni scorsi), “dopo aver assistito ad alcune cessioni (di dosi di cocaina e eroina, ndr), per scherzare chiese anche di poter spacciare lui alcune dosi e così fu lui a consegnarle ad un cliente che passava. Ricordo anche – ha aggiunto il pentito – che chiedemmo a quel tossico se avesse riconosciuto Balotelli ma lui neanche ci credette”. Il verbale dell’interrogatorio è stato depositato agli atti del processo in corso a Napoli davanti alla settima sezione del tribunale.
Non si è fatta attendere la risposta del fuoriclasse bresciano. Prima su Twitter, poi ai microfoni delle tv. Sul social network, Balotelli ha postato un cinguettio rimosso poco dopo. Emblematico il contenuto: “Ahahaha adesso spaccio droga! Prima andavo a put..E magari poi lo prenderò anche in… Ma VERGOGNATEVI. Usate il mio nome non per odience“. Successivamente il centravanti ha risposto alle domande dei cronisti. “E’ una bugia incredibile. Io poi odio la droga” ha detto, per poi raccontare di come ha appreso delle accuse nei suoi confronti. “Me l’hanno riferito questo pomeriggio e non so come certe persone possano creare dei problemi ad altri, io non c’entro niente” ha assicurato Balotelli, che poi ha spiegato la storia del tweet scritto e subito rimosso. “Io ho scritto quel tweet e all’inizio ridevo, poi pensandoci bene queste persone possono metterti nei guai e non si devono permettere. Ho capito che non piaccio a tutti ma non si deve esagerare” ha detto l’attaccante, che ha voluto incontrare la stampa per fare chiarezza.
“Arrabbiatissimo? Sì, ma io sto bene. E’ un insulto a me come persona umana, il calcio è un’altra cosa. Sono sempre pronto a giocare e ad essere ‘cattivo’ in campo”, ha continuato Balotelli nell’agitata vigilia dell’amichevole dell’Italia contro San Marino. “Perchè sempre io? Non lo so. Penso che anche la gente sia stufa, non solo io” ha risposto. “C’è sempre gente gelosa e cattiva. Pentito di essere andato a Scampia? Sono andato a fare un giro, come ho sempre detto, con i miei amici. Niente di strano o di particolare come invece è stato detto. Di questa storia se ne stanno occupando il mio avvocato e il Milan. Tornare dai pm di Napoli? Mi hanno già sentito una volta ed è sembrato piuttosto un po’ di spettacolo, due sarebbe esagerato”.