La scena è questa: pomeriggio di un sabato pre-elettorale. Poco meno di 900 mila italiani stanno seguendo la trasmissione condotta da Massimo Bernardini, Tv Talk, su Rai3. Il format prevede una sorta di gioco di schermi. In studio ci sono giornalisti che fanno tv e parlano di altri giornalisti che fanno tv. L’esercizio di autoreferenzialità oggi è dedicato all’inviata di Report Sabrina Giannini. A ventiquattr’ore dal voto nel quale Grillo contenderà i ballottaggi al Pd, la rete più vicina al Pd dedica la sua analisi proprio al servizio di Report sulla commistione di interessi tra Casaleggio e Cinque Stelle.
In studio ci sono il giornalista esperto di tv Francesco Specchia, firma di una testata non proprio vicina a Grillo, Libero, e l’ex parlamentare del Prc Vladimir Luxuria, oggi vicina a Sel. Passano le immagini di Report e il conduttore chiede a Luxuria un commento. Lei non si fa pregare e ribalta il bel gesto di Grillo nei confronti dei terremotati dell’Emilia, una donazione di 420 mila euro, nella prova del suo essere come gli altri. “C’è stato un referendum che ha abrogato il finanziamento pubblico ai partiti e poi invece – spiega Luxuria – sono stati trasformati in rimborsi e si è scoperto che in realtà erano molto più alti rispetto alle spese sostenute, e ora tutto questo torna proprio al Movimento 5stelle che ne ha fatto invece una battaglia. Cioè cosa si è scoperto?”, si interroga Vladimir.
“Si è scoperto che i soldi raccolti da loro per finanziare lo Tsunami tour sono di più rispetto alle spese che loro hanno effettivamente sostenuto. Al punto tale che dopo, dopo (il tono si alza a sottolineare il concetto del “dopo”, ndr) non prima si dice che la parte eccedente sarà data ai terremotati dell’Emilia. Cioè siamo passati dalla Lega che diceva Roma ladrona… e poi tutte le inchieste, e poi Di Pietro che ha fatto… porta un po’ male fondare tutto un partito sulla trasparenza”. Tra i risolini di approvazione in studio, Luxuria sostanzialmente dice che Report ha preso Grillo con le mani nella marmellata. E che, come gli altri politici, anche l’ex comico aveva speso molti meno soldi di quelli raccolti (inutile sottilizzare tra donazioni e soldi dei contribuenti tutti) e che però la premiata coppia Giannini-Gabbanelli aveva scoperto l’inghippo. Così “dopo” lui era stato costretto a correre a Mirandola per donare 420 mila euro ai terremotati che a ben vedere dovrebbero dire quasi più grazie a Santo Report che a quei paraculi dei Cinque Stelle. Insomma, la vecchia storia del moralizzatore immorale che si ripete uguale a se stessa , dai tempi di Belsito. Ieri Luxuria, dopo essere stata presa d’assalto con decine di messaggi su Twitter e, soprattutto, dopo che sul sito di Grillo era comparso un comunicato firmato dal senatore Lello Ciampolillo, nel quale si pretendeva una rettifica e si minacciava una querela, ha chiesto scusa durante la trasmissione L’aria che tira su La7, accampando ancora una volta una scusa falsa, cioè che solo due giorni prima di Report Grillo avrebbe comunicato l’intenzione di donare ai terremotati l’eccedenza.
Il problema però non è Luxuria. Sono i giornalisti. Nessuno, prima in studio a Tv Talk e poi sui siti e sui quotidiani, ha corretto un ex politico che ha mentito spudoratamente su un partito rivale in una trasmissione registrata venerdì e trasmessa alla vigilia del voto. Non ha detto nulla Francesco Specchia di Libero. Fin qui ci sta. In fondo non è da un cronista di Libero che si attende la difesa dell’onore di Grillo. Non ha detto una parola il conduttore Massimo Bernardini, famoso perché, a Giuliano Ferrara che lo insultava durante la sua trasmissione, porgeva l’altra guancia e l’altra lingua con una lettera al Foglio che iniziava così: “Un vaffanculo da quello che ritengo il più brillante giornalista in circolazione (…), che soprattutto mi ha insegnato in questi anni a dubitare sempre di presunti puri e giustizialisti”. Quello che non ti aspetti è il silenzio di un’inviata di Report. Luxuria sosteneva che Grillo aveva donato quei soldi ai terremotati solo dopo essere stato preso con le mani nella marmellata da Report. Poi una giovane giornalista della redazione sosteneva che il blog di Grillo incassava molti milioni di pubblicità. E Sabrina Giannini – che conosceva entrambe le questioni – è rimasta seduta a sorridere. Come una giornalista di talk.
Le scuse di Vladimir Luxuria
il Fatto Quotidiano, 28 Maggio 2013