La crisi della democrazia e dei diritti sociali e la loro progressiva erosione, nell’Europa incatenata alle politiche del rigore. Ne hanno parlato, al Teatro Valle occupato di Roma, due relatori d’eccezione, Stefano Rodotà e l’economista francese Jean-Paul Fitoussi, che hanno raccontato un modello politico ed economico avviato a un declino apparentemente irreversibile. “Romano Prodi e Francois Hollande in epoche diverse si sono dichiarati contrari al patto di stabilità e al fiscal compact – spiega Fitoussi – Ma dopo essere stati eletti si sono adeguati. La ‘tragedia greca’, anzi ‘europea’, è che i governi agiscono addirittura contro le proprie convinzioni. In Spagna oggi la disoccupazione giovanile è oltre il 60 per cento. Significa che abbiamo distrutto il futuro”. Abbandonare l’Euro è un’idea concreta? “Ad uscire dall’Europa – risponde l’economista, tra il serio e il faceto – dovrebbero essere quelli che non riescono ad andare d’accordo con gli altri. Ovvero gli Stati del Nord” di Tommaso Rodano
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