Il Cavaliere: "Il Movimento è destinato a sgonfiarsi". Poi rilancia sull'azione del governo: "Serve uno choc positivo all'economia partendo da Iva e riforma di Equitalia". La legge elettorale: "Non è un problema importante". Problemi nel Pdl? "No, siamo una squadra"
I risultati deludenti dei Cinque Stelle alle elezioni comunali? E’ perché il Movimento è “destinato a sgonfiarsi: è naturale che tanti italiani cercassero uno sfogo. Ho visto il burattinaio in tv con i suoi burattini ma la gente si è stufata”. Lo dice Silvio Berlusconi a La Telefonata di Maurizio Belpietro, su Canale 5.
Ora tutta l’attenzione dev’essere riservata a una terapia shock per l’economia. “Sosteniamo con convinzione il governo – dichiara il Cavaliere – ma ora tutti gli italiani lo attendono alla prova dell’economia. Con l’abolizione dell’Imu, il non aumento dell’Iva, la riforma di Equitalia e la detassazione dell’economia. Noi spingiamo e insistiamo per uno shock positivo che serva all’economia”. Berlusconi spiega che “ci sono risorse esistenti ed è possibile abolire l’Imu ed evitare l’aumento dell’Iva mentre per le altre riforme come quella di Equitalia e sulle autorizzazioni burocratiche per controlli successivi non servono risorse perchè sono a costo zero e possono essere realizzate fin da subito”. Bisogna fare presto, spiega l’ex capo del governo, perché “siamo in una situazione davvero negativa, ma se a giugno avremo un decreto con le misure economiche, avremo una leva straordinaria per la ripresa e per la crescita. Ci sono in giro tanti profeti di sventura, io sono l’opposto e dico che nello stesso provvedimento ci possono essere misure per il lavoro e per il fisco, ma facciamo presto”.
La legge elettorale non è un problema per l’ex presidente del Consiglio: “Io dico sempre: parliamo dei problemi veri, come le tasse e la ripresa del lavoro – dice – Perché gli italiani non mangiano pane e legge elettorale. L’importante è che ce ne sia una in vigore nel caso ci siano le elezioni, poi con un tempo adeguato si faranno le riforme istituzionali”. Il Cavaliere insiste piuttosto sulla necessità che “siano dati più poter al presidente del Consiglio, che si dimezzino i parlamentari ma che ci sia anche la possibilità per i cittadini di eleggere direttamente il Capo dello Stato. E’ importante che si continui a lavorare insieme e che dentro il percorso delle riforme ci sia la legge elettorale più adeguata alla nuova forma di Stato e di governo ed io cercherò di favorire questo lavoro”.
E i problemi del Pdl? Nessuna divisione: “Non ci sono falchi e colombe, noi sosteniamo il governo con convinzione e spingiamo sui nostri obiettivi – spiega Berlusconi – Lavorano bene i ministri e i nostri uomini in Parlamento. C’è gioco di squadra. Non abbiamo paura di discutere con libertà per prendere le migliori decisioni”. Questo nonostante le parole di Bisignani sui presunti “traditori” pronti a far fuori Berlusconi: “Confermo la mia fiducia in Alfano e anche negli altri, che si sono mossi, quando io avevo fatto un passo indietro, per cercare una soluzione in cui io fossi il padre fondatore – risponde Berlusconi – Tutto quello che hanno fatto aveva la mia approvazione ed io ne ero a conoscenza”. Risultati deludenti alle ultime elezioni? “E’ naturale perché un grande movimento di opinione come il Pdl è più forte con un voto politico quando in campo c’è il suo leader, mentre le amministrative sono meno politicizzate ed è chiaro che aumenti l’astensione. Tutti i sondaggi però ci danno in crescita costante, siamo 5-6 punti sopra la sinistra”.