Polemica in diretta telefonica durante la trasmissione “La Zanzara”, su Radio24. Duellanti dello scontro: Giuseppe Cruciani e la senatrice del Movimento 5 Stelle, Paola Nugnes, che alla fine ha dovuto porgere le sue scuse al giornalista. Il “casus belli” è l’intervento pronunciato il 29 maggio al Senato dalla parlamentare, che ha chiesto lumi sui finanziatori della fondazione “VeDrò”, l’associazione fondata da Enrico Letta nel 2005. “Tra gli sponsor della fondazione, vera unione del governo Pd-Pdl” – ha denunciato la senatrice – “abbiamo i colossi del gioco d’azzardo Sisal e Lottomatica; per energia e ambiente abbiamo Enel, Eni, Edison; per i trasporti Autostrade per l’Italia; per il settore alimentare Nestlè”. Paola Nugnes ha anche elencato le personalità politiche appartenenti all’associazione: oltre ad Enrico Letta, anche Angelo Alfano, Andrea Orlando, Maurizio Lupi, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Corrado Passera, Laura Ravetto, fino ad esponenti di centrosinistra come Francesco Boccia, Giovanni Melandri, Deborah Serracchiani, Matteo Renzi, Michele Emiliano, Luigi De Magistris (che poche ore fa ha seccamente smentito sulla sua pagina facebook). “Ma anche tanti giornalisti illustri” – ha aggiunto l’esponente del M5S – “come Curzio Maltese, Filippo Facci, David Parenzo e Giuseppe Cruciani, tutti impegnati in un legittimo disegno politico comune che ci inquieta“. E prima di essere interrotta da Maurizio Gasparri, ha precisato: “La legittima, ma per noi non condivisibile, proposta di “VeDrò” in merito all’energia privilegia indubbiamente gas e idrocarburi rispetto alle rinnovabili e al risparmio energetico, in piena sintonia con le passate politiche”. Il discusso intervento ha motivato la telefonata che i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno fatto a Paola Nugnes, che spiega la sua posizione, correggendo parzialmente il tiro contro i due giornalisti. Se però inizialmente il tono della dicussione è pacifico, successivamente Cruciani assume un approccio più duro: “Ho risentito il suo intervento, lei parla di ‘un disegno politico comune che ci inquieta’. E’ una cosa pesantissima. Io non sono parte di nessun disegno politico“. “Mi sarei dovuta fermare ai sette politici” – replica la Nugnes – “ha ragione, le chiedo scusa, mi perdoni“. Nel corso della conversazione telefonica, sono toccati altri temi, come l’attacco di Beppe Grillo a Stefano Rodotà. “Grillo non mi è piaciuto” – dichiara la parlamentare – “anche se più volte ci ha detto che il suo sito è quello di un cittadino, quindi un sito personale. Mi rendo conto che è difficile comunicare questa cosa, però lui ce lo ha detto più volte”. E aggiunge: “Quello che ha scritto in neretto nel suo post è un’affermazione fatta dallo stesso Rodotà in tv, se non sbaglio da Fabio Fazio“. Paola Nugnes, inoltre, osserva: “Grillo è un grandissimo comunicatore, scuote moltissimo le coscienze. Io non gli direi mai di stare zitto, mai. Ma sicuramente” – precisa – “c’è una difficoltà, perchè deve separare la figura del comunicatore e del provocatore dalla funzione politica che ormai ha assunto. E’ un’anomalia” di Gisella Ruccia