La missiva conteneva una polvere molto simile allo zucchero e un testo a firma "Nuove Brigate Rosse" con frasi contro la classe politica. Le due segretarie che hanno aperto la busta sono state ricoverate per accertamenti all'Ospedale Spallanzani
“Colpiremo i senatori, Berlusconi ha rischiato”. Erano queste le frasi contenute nel testo della lettera recapitata alla sede della Regione Lazio e che conteneva anche della polvere sospetta. La missiva consegnata a via Cristoforo Colombo era destinata al presidente della Regione, Nicola Zingaretti ed era firmata con una stella a cinque punta e la scritta “Nuove Brigate Rosse“. Nel testo della missiva, scritta a mano, oltre le frasi generiche contro la classe politica, c’erano scritte anche le caratteristiche della sostanza, descritta come una “pericolosa miscela di zucchero e veleno“.
Gli investigatori ritengono l’azione poco credibile, il gesto di un mitomane, ma le due segretarie che l’hanno aperta sono state comunque ricoverate all’Ospedale Spallanzani per degli accertamenti. La sostanza bianca sarà analizzata come di prassi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Eur, della stazione Garbatella e del Nucleo Investigativo. La procura di Roma ha aperto un fascicolo e il caso verrà seguito dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo.
In attesa degli esami sulla polvere, al governatore sono arrivati molti messaggi di solidarietà.”Rivolgo al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al suo staff la più profonda solidarietà e la vicinanza mia e del Partito Democratico del Lazio per la lettera a firma Nuove Brigate Rosse – scrive in una nota il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra – sono certo che il presidente Zingaretti non si farà intimorire da chi cerca di creare un clima di violenza, di confusione e di ostacolare un’azione politica e amministrativa moderna al servizio dei cittadini. Non possiamo però sottovalutare quanto è accaduto e anzi la politica tutta, ma anche le forze civiche, sociali e produttive unirsi per tenere alta la guardia contro quei folli che tentano di emulare i cattivi maestri – conclude Gasbarra – mettendo in campo una sorta di strategia della tensione proprio nel momento più complesso e delicato per i cittadini piegati dalla crisi”.
“Si tratta di un gesto assolutamente incomprensibile e intollerabile che deve essere condannato con fermezza da tutte le forze politiche”, dichiara il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino.