Fonti del gruppo hanno reso noto che “una maggioranza superiore ai due terzi” si è espresso favorevolmente alla proposta fatta venerdì scorso dal co-presidente Nigel Farage. L'europarlamentare si era già autosospeso dal gruppo Efd “per tutelare la Lega e l’Efd in attesa di fare piena chiarezza sulle frasi pronunciate sul ministro per l’integrazione Cecile Kyenge”
L’Efd ha deciso: Mario Borghezio è fuori. Il gruppo parlamentare degli euroscettici di Europa della libertà e della democrazia ha ufficializzato l’espulsione “da oggi” del leghista. Fonti del gruppo hanno reso noto che “una maggioranza superiore ai due terzi” si è espresso favorevolmente alla proposta fatta venerdì scorso dal co-presidente Nigel Farage.
L’europarlamentare si era già autosospeso dal gruppo Efd “per tutelare la Lega e l’Efd in attesa di fare piena chiarezza sulle frasi pronunciate sul ministro per l’integrazione Cecile Kyenge”. E le frasi incriminate sono quelle con cui Borghezio ha accolto la nomina di Cecile Kyenge come ministro per l’Integrazione. “Scelta del cazzo – era sbottato Borghezio – Ha la faccia da casalinga”. Ancora: “Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano“. E infine: “Questo è un governo del bonga bonga”.
Per chiedere la sua espulsione era stata anche pubblicata un petizione online, attraverso la quale erano state raccolte 130 mila firme consegnate poi al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Anche lui aveva espresso la propria solidarietà al ministro condannando le parole di Borghezio e definendole “inaccettabili”.
Stefano Corradino, direttore di Articolo 21 e autore della petizione ha espresso la sua soddisfazione: “A Strasburgo – spiega – il presidente Schulz e i parlamentari di schieramenti diversi ci avevano manifestato con parole nette e una dichiarazione congiunta, la loro presa di distanza comune dalle parole dell’esponente del Carroccio. E questo era l’esito che attendevamo. L’espulsione di Borghezio non è una vittoria di Articolo21 e Change.org ma di oltre 130mila cittadini che con la loro firma hanno detto chiaramente che nessun atteggiamento razzista può essere consentito in un consesso così importante come quello del Parlamento europeo”.
Nonostante l’espulsione dall’organo europeo, dal quartier generale della Lega non arrivano segnali di un possibile allontanamento. “Non cacceremo Borghezio dalla Lega,non c’è questa possibilità. Lui resta nella Lega, almeno dal mio punto di vista”, dice ai microfoni de La Zanzara Matteo Salvini, eurodeputato leghista e segretario della Lega lombarda. Però poi precisa: “Certe cose potrebbe risparmiarsele, gli inglesi si sono rotti le balle. Io personalmente l’ho difeso fino alla morte, ma ha detto alcune cose fuori luogo. Si può fare battaglia sull’immigrazione senza parlare di Ku Klux Klan o di meticciato”.