Quattro persone tra avvocati, collaboratori e funzionari dell’Ente nazionale assistenza sociale sono finiti in manette a Roma per una truffa ai danni dell’Inps e al ministero della Giustiziada 22 milioni di euro. Tra loro anche Aldo Di Biagio, senatore eletto nelle file di  Scelta Civica per l’Italia nelle ultime consultazioni politiche. Nei suoi confronti si ipotizza il reato di associazione per delinquere. Il gip ha fatto sapere che Di Biagio “è risultato direttamente beneficiario finale di 443.589 euro costituiti da assegni circolari”.

E’ stata configurata per 13 persone l’associazione per delinquere, la truffa aggravata ai danni dello Stato, la falsità commessa da pubblici ufficiali e il riciclaggio. 

Secondo quanto accertato dagli uomini del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, coordinati dai pm di Roma, gli arrestati, per conto di centinaia di ignari pensionati (alcuni deceduti o residenti all’estero), mettevano in atto ricorsi contro l’Inps per ottenere gli oneri accessori su pensioni. Gli indagati in totale sono 16 persone. La truffa, inoltre, non si fermava all’Inps ma aveva tra le sue vittime anche il Ministero della Giustizia contro il quale gli indagati ricorrevano per il riconoscimento “dell’equa riparazione per lungaggini processuali” così come prevede la così detta Legge Pinto.

In carcere sono finiti due coniugi, gli avvocati Gina Tralicci e Nicola Staniscia, oltre a un’impiegata dell’Ente Nazionale di Assistenza sociale (Enas) operante in Croazia, Adriana Mezzoli. Gli arresti domiciliari sono stati disposti nei confronti di Barbara Conti, una collaboratrice dello studio legale. 

L’indagine è affidata al procuratore aggiunto Nello Rossi. Gli arresti, eseguiti dal nucleo valutario della Guardia di finanza, sono stati disposti dal gip Paola Della Monica.  “Non risulta che alcuno dei nostri dipendenti e funzionari sia stato oggi condotto agli arresti”. Lo puntualizza il presidente dell’Enas (Ente Nazionale di Assistenza Sociale) Ugl, Rolando Vicari. “In attesa di ulteriori chiarimenti e notizie – conclude Vicari – sulle indagini, affinchè si chiariscano i contorni di una vicendache potrebbe andare a nostro nocumento, dichiariamo l’estraneità dell’Enas e dell’Ugl dalla truffa organizzata da queste sei persone ai danni dell’Inps e del ministero della Giustizia”.   

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