Anche a Treviso la Lega Nord è ai ferri corti. A una settimana dal ballottaggio tra l’ex sindaco sceriffo Giancarlo Gentilini e il candidato del Pd Giovanni Manildo salta la trattativa tra il Carroccio e il re del caffè Massimo Zanetti, che al primo turno ha preso il 10%. Ma Gentilini, 83 anni, vicesindaco uscente e con due mandati da primo cittadino alle spalle, non cede. Tra la folla del 2 giugno in piazza dei Signori c’è chi lo chiama “amore” e chi gli grida “ti ho fatto pubblicità in Curia”. Intanto ha accettato il duello tivù con lo sfidante del centrosinistra in vantaggio di otto punti. Durante il comizio Gentilini spiega che non c’è nessun dissapore con la Lega. “Non ho bisogno di padri putativi. Ho creato gli ‘sceriffini’ che portano il mio messaggio: ordine, disciplina, rispetto delle leggi” di Chiara Daina