Secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, a una parziale diminuzione dell'utilizzo delle sostanze "pesanti" fa da contrappeso un aumento di ecstasy e anfetamine, anche se la regina assoluta resta la marijuana, ormai disponibile anche nella nuova forma sintetica
Crolla il potere d’acquisto degli europei ma non quello del consumo di droga. Secondo il nuovo rapporto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, a una parziale diminuzione di cocaina ed eroina fa da contrappeso un aumento delle cosiddette droghe sintetiche, come ecstasy e anfetamine. Ma la regina assoluta in Europa resta la marijuana, ormai disponibile anche nella nuova forma sintetica.
L’agenzia europea basata a Lisbona, stima in 77 milioni gli adulti europei (15-64 anni) che hanno usato la cannabis almeno una volta nella vita, 20 milioni circa nell’ultimo anno. Tre i milioni di europei, sempre tra i 15 e i 64 anni, che “fumano” ogni giorno o quasi, il che vuol dire l’1 per cento circa della popolazione adulta totale. Tanto che quello della marijuana viene definito dalla “Relazione europea sulla droga 2013: tendenze e sviluppi” come un “mercato solido e diversificato”. Gli esperti dell’agenzia mettono infatti in rilievo come oltre alla consueta importazione dall’estero, ormai in tutti i paesi europei ci siano discrete coltivazioni domestiche per uso privato. E poi c’è la marijuana sintetica. Delle 73 nuove sostanze psicoattive notificate nel corso del 2012 per la prima volta attraverso il Sistema di allerta rapido dell’Unione europea, ben 30 erano cannabinoidi sintetici, ovvero prodotti da laboratorio che imitano l’effetto della cannabis.
Sarà per l’effetto della crisi economica, ma in Europa dal 2011 è calato il consumo di cocaina ed eroina. Nonostante i circa 14,5 milioni di europei (15-64 anni) che hanno usato la cocaina almeno una volta nella vita, (3,5 milioni circa nell’ultimo anno), l’agenzia registra una riduzione dell’uso tra i giovani adulti (15-34 anni) nei cinque paesi a maggiore consumo (Danimarca, Irlanda, Spagna, Italia e Regno Unito). Cala anche l’uso dell’eroina, con il numero di persone che inizia per la prima volta un trattamento specialistico della tossicodipendenza per problemi dovuti a questa droga sceso da un massimo di 59.000 nel 2007 a 41.000 nel 2011. Destano tuttavia preoccupazione i recenti focolai di Hiv scoppiati in Grecia e Romania dovuti con molta probabilità anche allo scambio di siringhe infette e alle carenze del sistema sanitario nazionale, colpito da tagli e austerità.
Ma il vero boom delle droghe europee è quello delle sostanze sintetiche. L’agenzia denuncia infatti che circa 12,7 milioni di europei (15-64 anni) hanno usato le amfetamine (un termine che comprende amfetamina e metamfetamina) e 11,4 milioni l’ecstasy almeno una volta nella vita e che questo numero è in evidente ascesa. Nel rapporto i legge che “vi sono segnali di una maggiore offerta e di un maggiore consumo di metamfetamina” e questo perché “consumatori scelgono il prodotto in base alla disponibilità, al prezzo e alla qualità percepita”.
“Sono rincuorata e al tempo stesso preoccupata” ha detto la Commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmström. “Rincuorata dal fatto che il consumo di eroina, cocaina e cannabis sembra decrescere in alcuni paesi e le infezioni da Hiv continuano a diminuire. Preoccupata perché un quarto degli adulti europei, circa 85 milioni di persone continua a drogarsi”. E a quanto pare si droga grazie a Internet, visto che queste droghe sono reperibili sulla Rete e spesso a basso costo. La relazione parla infatti di “un mercato della droga più fluido e dinamico”, e vista la crisi, low cost.
@AlessioPisano