“Mentre facevamo il processo di Torino, c’era ancora chi nel mondo apriva fabbriche”. Romana Blasotti Pavesi, presidente dell’Afeva (l’Associazione familiari e vittime dell’amianto) si scalda parlando delle grandi multinazionali dell’amianto. Lei, residente a Casale Monferrato, a causa di tumori incurabili ha perso il marito Mario, la sorella Libera, il nipote Giorgio, una sua cugina Anna e la figlia Maria Rosa. “Se in Europa – dice – l’amianto è fuorilegge quasi ovunque, nel resto del mondo sono tantissimi gli stabilimenti che producono e lavorano il materiale cancerogeno”. Una denuncia che anche le associazioni dei familiari delle vittime di diversi Stati hanno lanciato da Casale Monferrato. Lo stesso procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, che ha guidato l’accusa nel processo penale contro i proprietari della Eternit, afferma: “Noi li contiamo i morti per causa d’amianto, ma in India, in Cine e in Russia li stanno contando? Io credo di no” di Cosimo Caridi