L'aula si è espressa con 508 voti favorevoli e nessun contrario. Rughetti (Pd): "Questo decreto legge rimette dentro il binario della correttezza e della lealtà il rapporto fra cittadini, imprese e pubblica amministrazione". Raffaello Vignali (Pdl): "Atto di civiltà". Il ministro Del Rio: "Risultato di grande portata, iniezione di 40 miliardi di liquidità nel nostro sistema"
Il decreto legge sui debiti della Pubblica amministrazione è legge. La Camera ha dato il via libera con 508 voti favorevoli e nessun voto contrario. Il provvedimento era giunto in terza lettura alla Camera per le modifiche apportate al Senato.
”Questo decreto legge è un atto di civiltà che rimette dentro il binario della correttezza e della lealtà il rapporto fra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, un rapporto che è stato minato dalla incapacità della pubblica amministrazione di pagare lavori e prestazioni già eseguiti”, così il deputato Angelo Rughetti del Pd aveva presentato il provvedimento durante la discussione del disegno di legge di conversione del decreto legge.
”L’approvazione alla Camera del decreto che sblocca 40 miliardi di pagamenti pubblici alle imprese, che oggi diventa definitivamente legge, è un altro significativo passo in avanti e rappresenta la più importante manovra economica degli ultimi anni. Auspichiamo che i correttivi per accelerare i pagamenti rispetto all’ultima stesura garantiscano immediatamente effetti positivi per la ripresa economica e l’occupazione. Le imprese non possono davvero più aspettare e questo provvedimento deve rappresentare solo l’inizio per arrivare in tempi rapidi a saldare i debiti della pubblica amministrazione con chi lavora e produce ricchezza per il Paese”, aggiunge Paola De Micheli, vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Raffaello Vignali del Pdl: “Bene l’approvazione dell’ordine del giorno da me sottoscritto che impegna il governo a emanare un provvedimento che sospenda le cartelle di Equitalia per le aziende che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione di importo pari o superiore al debito fiscale accertato. E’ – conclude – un atto di civiltà giuridica che permette in molti casi di evitare la chiusura di aziende e la perdita di numerosi posti di lavoro, oggi più preziosi che mai”.
E il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Graziano Delrio ha fatto sapere, in una nota, che ”ci sono molte notizie positive dentro al decreto sui pagamenti della pubblica amministrazione che ha avuto il via libera definitivo questa sera alla Camera”. La prima notizia positiva ”è che a breve se ne vedranno gli effetti positivi nei confronti delle imprese creditrici della pubblica amministrazione, delle famiglie dei lavoratori, degli enti locali. La seconda è stata la efficace collaborazione tra le istituzioni, centrali e decentrate, per un lavoro stringente e rapido insieme con le imprese e le associazioni di categoria. Il risultato complessivo è di grande portata, perché vede una iniezione di 40 miliardi di liquidità nel nostro sistema”.