Parla di una ”violenza incomprensibile” da parte della polizia il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, rimasto ferito nel corso del corteo dei lavoratori dell’Ast (ex ThyssenKrupp). Poche parole dette nel corso dell’occupazione dei binari della stazione e poco prima di essere medicato. Secondo l’assessore allo Sviluppo economico, Sandro Piermatti, che era vicino al sindaco al momento dei tafferugli, “i lavoratori erano a mani alzate ma è partito l’ordine di manganellare, senza ragioni evidenti. Una cosa del genere non è mai successa – continua -, decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera”. Si dice indignato anche il senatore del Pd Gianluca Rossi, anche lui presente stamani, che annuncia che chiederà conto di quanto successo al Governo. Ma il primo cittadino non sarebbe stato vittima delle forze dell’ordine, come inizialmente ipotizzato, bensì del lancio di un ombrello che lo ha colpito in testa.
Solo in serata, dopo la diffusione di un video in cui si vede il lancio dell’oggetto, le forze dell’ordine hanno fermato un operaio di 36 anni, d Narni, che però, il giorno dopo i fatti, si dice innocente. “Sono io quello nel video che brandisce l’ombrello, ma non è assolutamente certo che abbia colpito il sindaco”, fa sapere attraverso il suo legale, l’avvocato Emilio Gubbiotti. L’uomo – sempre attraverso l’avvocato Gubbiotti, che è anche consigliere provinciale del Pd – ha sottolineato di avere consegnato spontaneamente l’ombrello alla polizia. Nei suoi confronti è stato fatto un verbale di identificazione, ma al momento non gli è stato contestato alcun reato specifico. In giornata l’operaio sarà nuovamente sentito dagli investigatori. L’uomo, padre di famiglia, è incensurato. Il suo legale lo ha definito persona assolutamente tranquilla.
In attesa di accertare la dinamica dei fatti, lo stesso sindaco Di Girolamo esprime perplessità. “Non ho visto il video e chi lo ha fatto mi dice che è dubbio – ha dichiarato – Io comunque le manganellate le ho viste”. Per il sindaco “è incontrovertibile che ci sia stata una gestione non adeguata dell’ordine pubblico”. “Un problema politico – ha concluso Di Girolamo – indipendentemente da chi mi ha colpito”. Dopo l’arresto, invece, il ministro Alfano si è detto “sollevato nell’aver avuto conferma che ancora una volta la Polizia ha svolto regolarmente il suo compito di tutela dell’ordine pubblico e dei cittadini”.
Di fatto, il corteo con alcune centinaia di persone che, partito dai cancelli dell’Ast, avrebbe avuto come meta la sede della prefettura, in realtà è proseguito, di corsa, fino alla stazione, con i manifestanti che hanno superato lo sbarramento della polizia. In questa occasione si è registrato qualche contatto tra agenti e manifestanti, con questi ultimi che sono entrati nella stazione. L’ingresso in stazione era avvenuto in modo pacifico dopo che manifestanti e agenti si erano fronteggiati per alcuni minuti, senza arrivare a contatto, davanti agli ingressi dello scalo. Lo sciopero era stato indetto dai sindacati di categoria dopo l’esito non soddisfacente degli ultimi incontri con la proprietà del sito siderurgico, la multinazionale finlandese Outokumpu, che aveva considerato “non accoglibili” le offerte presentate sinora per l’acciaieria, paventando l’ipotesi di allungare i tempi per la vendita.