Dopo mesi di tentate trattative, è rottura totale tra i sindacati del pubblico impiego e il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti. E il primo segnale dai dipendenti del Comune arriva proprio nel giorno delle Frecce Tricolori. Per l’esibizione dell’Aeronautica militare all’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma sono attese 40mila persone, ma i vigili urbani hanno deciso di incrociare le braccia, astenendosi dal servizio per gestire la viabilità e garantendo solo il minimo indispensabile.

Nessuna intesa con il Comune sull’attivazione del turno notturno e la perdita delle indennità economiche, oltre alla difficoltà di coprire la turnazione dovuta a una mancanza di organico di 50 unità sono le principali problematiche denunciate dalle sigle Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Diccap Sulpm Pm, che prima della manifestazione hanno organizzato un volantinaggio davanti allo scalo di Parma. Nel mirino il sindaco e il nuovo comandante della polizia municipale Patrizia Verrusio, che già un mese fa avevano disertato il tavolo di conciliazione in prefettura, accusati di “non volere un aperto e proficuo confronto”.

A peggiorare il malcontento anche la decisione di erogare le indennità dei servizi serali e notturni non a tutti gli agenti, ma solo ad alcuni, a seconda delle valutazioni del comandante. “Il sindaco deve farsi carico delle problematiche e delle sofferenze dei dipendenti comunali – ha attaccato Pia Russo di Cisl Fp – Le nostre proposte in questi mesi non sono mai state ascoltate”. Il rischio e la paura è che si arrivi all’applicazione del contratto in maniera unilaterale, senza accogliere le osservazioni dei sindacati.

La protesta pacifica non ha portato disagi alla circolazione perché i vigili che non hanno prestato servizio sono stati sostituiti da pattuglie dei carabinieri, della polizia di Stato e della municipale del Comune di Piacenza. Ma questo, annunciano i sindacati, è soltanto il primo passo di una battaglia che minaccia di allargarsi all’intero settore pubblico, fino allo sciopero generale dei dipendenti del Comune. Intransigenza e poca lungimiranza sono le accuse che i rappresentanti delle sigle lanciano sulla delegazione trattante dell’amministrazione comunale, che nei giorni scorsi ha fatto saltare l’accordo sul contratto integrativo decentrato del Comune di Parma, facendo degenerare la situazione fino allo sciopero degli agenti della municipale. “Dopo un anno di amministrazione – denuncia Sauro Salati di Fp Cgil – non si vede traccia di politiche del personale del Comune, non ci sanno dare risposte”. Sul piede di guerra oltre agli agenti della municipale, ci sono le educatrici di nidi e materne e i lavoratori del settore welfare.

“Il sindaco è stato eletto e non vuole mediazioni con le forze sociali – conclude Salati – Come qualcun altro, sembra unto dal Signore”. Dura la replica del primo cittadino Pizzarotti: “Mi dispiace essere arrivati a questo punto. E’ lecito scioperare, anche se non mi sembra un bel gesto farlo quando tutte le istituzioni sono unite nell’organizzazione di un evento benefico” (l’incasso della manifestazione andrà infatti a favore dell’Appennino colpito dalla frane). Il sindaco ha spiegato che “una situazione del genere è negativa perché blocca tutta la struttura e danneggia i dipendenti, che non possono riceve gli incentivi finché non chiudiamo l’accordo”. Punti di vista diversi che nei prossimi giorni verranno chiariti anche da parte dell’amministrazione comunale, in attesa di un nuovo confronto.

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