L'unica eccezione per il M5S riguarda Ragusa capoluogo, dove il candidato di Grillo Federico Piccitto potrebbe riuscire ad andare al ballottaggio contro Giovanni Cosentino. L’ex senatore Pd supera di poco il 50% dei consensi dopo quasi 100 sezioni scrutinate rispetto al 36% di Stancanelli
Scrutini che procedono a rilento per il primo turno delle elezioni amministrative in Sicilia, che coinvolgono oltre 140 Comuni e 4 città capoluogo. Soprattutto a Messina e Catania le operazioni di spoglio ad oltre 6 ore dalla chiusura dei seggi sono state completate in appena un centinaio di sezioni. Dai primi dati, però, emerge il netto calo dei 5 Stelle, e il netto vantaggio a Catania del candidato del centrosinistra Enzo Bianco, ex ministro dell’Interno.
L’unica eccezione per il M5S riguarda Ragusa capoluogo, dove il candidato di Grillo Federico Piccitto potrebbe riuscire ad andare al ballottaggio contro Giovanni Cosentino. In generale, però, il Movimento perde consenso. Non riesce infatti a superare la soglia, ad ora del 4% a Messina con la candidata Maria Sajia ferma al 3,7%. Stessa percentuale, o poco meno, anche a Catania con la candidata Lidia Adorno.
E proprio nella più grande delle 4 città siciliane chiamate al voto, il candidato del centrosinistra Enzo Bianco è in vantaggio su quello del centrodestra, l’uscente Raffaele Stancanelli. L’ex senatore Pd supera di poco il 50% dei consensi dopo quasi 100 sezioni scrutinate rispetto al 36% di Stancanelli. Il mezzo flop del Pdl si registra anche a Messina con il candidato Enzo Garofalo. A superarlo portandosi avanti nella corsa al secondo turno è l’insegnante di educazione fisica, Renato Accorinti. Quest’ultimo potrebbe arrivare al ballottaggio con il candidato del centrosinistra Felice Calabrò. Altra sconfitta, poi del Pdl si registra, infine, a Siracusa, dove il candidato sostenuto dall’ex ministro Stefania Prestigiacomo, Edy Bandiera, non riuscirebbe a raggiungere l’obiettivo minimo del ballottaggio superato dal concorrente sostenuto da Vincenzo Vinciullo, Paolo Reale.