Ignazio Marino è il nuovo sindaco di Roma. In attesa dei dati ufficiali, il candidato del centrosinistra ha surclassato il primo cittadino uscente Gianni Alemanno, quasi doppiandolo nelle percentuali di voto: quasi il 63,9% contro appena il 36,07%. “Sono emozionato. Mi rendo conto della responsabilità che la città mi consegna. Grazie a tutte le persone che hanno creduto nella mia candidatura” ha detto il neo sindaco dal Tempio di Adriano, dove aveva fissato il suo quartier generale. Diametralmente opposto, invece, l’umore dall’altra parte della barricata, dove la sconfitta è stata a dir poco evidente sin dalle prime operazioni di spoglio.
La reazione dal quartier generale di Alemanno: “Ora riflessione seria su base nazionale”
“Il dato politico è che ha vinto Marino e gliene diamo atto”. Andrea Augello, coordinatore del comitato Alemanno, commentando l’instant poll di Emg per La7, non usa giri di parole per ammettere la sconfitta. Sui motivi che l’hanno determinata, tuttavia, ci sarà tempo per approfondire: “Il tempo delle analisi verrà dopo e sarei cauto nell’archiviare la storia della destra a Roma: il mondo è più complicato di cosi”. Ciò che Augello non dice, però, è che i numeri della vittoria di Ignazio Marino non delineano una semplice sconfitta, bensì una fragorosa debacle per il sindaco uscente. La verità è nei dati, seppur ancora parziali. Secondo i primi instant poll, infatti, il candidato del centrosinistra avrebbe addirittura superato il 64% dei consensi, contro appena il 36% di Alemanno. Bassissima l’affluenza alle urne, che nella capitale non ha raggiunto neanche il 45%, quasi otto punti percentuali in meno rispetto al primo turno, quando erano andati a votare ilo 52% dei romani aventi diritto.
Il sindaco uscente, poi, appena un’ora e venti minuti dopo la fine delle operazioni di voto si è presentato davanti alla stampa per comunicare ufficialmente la sua sconfitta. “Ho appena telefonato a Marino per congratularmi con lui” ha detto Alemanno, che ha ammesso il dato netto a favore di Marino, sottolineando il problema della bassissima affluenza alle urne nella capitale.
Alemanno, però, non si è fermato qui. Anzi. L’ormai ex sindaco di Roma, infatti, ha allargato il suo campo d’analisi sul dato nazionale: “Con Roma, il Pdl perde l’ultimo primo cittadino di peso e, considerando la tendenza su base nazionale, le sconfitte di oggi impongono una riflessione seria e approfondita all’interno del partito”. Poi i ringraziamenti a chi lo ha votato e a chi lo ha aiutato in questa campagna elettorale. Parole di rito e di protocollo. La sensazione, ora, è che le vere conseguenze della debacle di Alemanno il Popolo della Libertà inizierà a sentirle da domani in poi, anche se Alemanno si è affrettato a dire che non ha nessuna recriminazione da fare né contro il Pdl né contro Silvio Berlusconi.
Dall’altra parte della barricata, invece, fa riflettere il pensiero di Maurizio Gasparri, che comunque rivendica l’azione politica del centrodestra capitolino: “Il risultato mi sembra chiaro, ma alcune cose fondamentali restano: la storia della città, il risanamento finanziario e la riforma di Roma Capitale, fortemente voluta da Alemanno” ha detto il vicepresidente del Senato, secondo cui “il giudizio critico è prevalente e prendiamo atto di questo risultato ma proseguiremo la nostra azione politica”. Poi la riflessione sul dato nazionale: “Il risultato è negativo su tutte le piazze – ha detto Gasparri – E’ una tendenza generale, ma non faremo come Bersani che ci ha messo giorni per prendere atto dei numeri: i numeri sono chiari – ha concluso Gasparri – ma rivendichiamo quanto abbiamo fatto”.
La reazione dal quartier generale di Marino: “Consapevole della responsabilità”
“Questa sera, in questa città il centrosinistra vince”. Applausi e tanti ‘Daje’ al Tempio di Adriano tra i supporter dopo le prime parole da sindaco di Ignazio Marino. Ma la festa era iniziata già prima, quando nel suo quartier generale i suoi sostenitori hanno salutato col tripudio le parole di Gianni Alemanno in tv che ammetteva la sua sconfitta. Marino poi ha detto di sperare nella collaborazione sia del M5S che del movimento di Alfio Marchini e non ha nascosto la sua preoccupazione per l’altissima astensione: “L’impegno massimo lo sento verso tutte le romane e i romani che non si sono recati alle urne”.
“Missione compiuta. Roma è salva. Auguri a Ignazio Marino sindaco della nostra bellissima città” ha scritto invece su Twitter il presidente della Regione Lazio e collega di partito, Nicola Zingaretti. Il sito del Pd, invece, festeggia la vittoria di Marino con una copertina speciale: la foto dei saluti fascisti in Campidoglio quando cinque anni fa Gianni Alemanno vinse le comunali e, sopra, la scritta giallorossa ‘Bella ciao‘”.
L’ironia del web contro Alemanno
C’è chi pubblica gli ultimi messaggi elettorali (“Con il vostro voto vincerò questa sfida per il bene di Roma”), chi invece ironizza sulla disfatta alle urne e chi invece gli lascia semplicemente una dedica ‘pungente’. Così il mondo del web “saluta” il sindaco uscente, Gianni Alemanno. Su Twitter spopola l’hashtag “ciaogianni”, con il quale gli utenti salutano l’ormai ex sindaco della Capitale. “Una nevicata lo seppellirà”, scrive Dome, ricordando i fiocchi che lo scorso anno misero in difficoltà la città. “Al mio segnale scatenate l’inverno”, un altro tweet. “Roma non ha fatto la stupida stasera”, la citazione del Rugantino fatta da un altro utente del social network. In molti pubblicano foto del Campidoglio e vignette satiriche con il Marco Aurelio a cavallo che saluta il sindaco mentre lascia il colle con tanto di valigia. “Alemanno, un uomo fuori dal comune”, alcuni dei commenti. “Il mio personale ricordo – ironizza una ragazza – sarà l’idea delle piste da sci sul lungomare di Ostia”. “Cielo, mio Marino”, una delle battute più retwittate, per accogliere l’ex senatore Pd in Campidoglio. “Se semo ripresi Roma”, si legge in un tweet che accompagna la foto di alcuni manifestanti con lo striscione “La Resistenza continua”.