La fondazione Wislawa Szymborska è nata 10 mesi fa realizzando le disposizioni testamentarie della poetessa. Verrà presentata a Roma nel corso della giornata dedicata a Wislawa Symborska, il 13 giugno in Via Savoia 13-15 nelle sale della Biblioteca Europea.
Ecco le risposte che mi ha dato il presidente della Fondazione, il dottor Michal Rusinek, che è stato il segretario personale della poetessa e che ringrazio. Sarà presente anche lui a Roma il 13 giugno all’inaugurazione della mostra dei collages di Wislawa Szymborska. Ringrazio anche per la traduzione la dottoressa Bogumila Serwinska dell’Istituto polacco di Roma
Quale è lo scopo della Fondazione?
Come indicato nel testamento di Wislawa Symborska, la Fondazione deve prendersi cura della sua eredità, istituire un fondo per sostenere gli scrittori in difficoltà economica, organizzare e finanziare premi letterari e borse di studio per scrittori.
Quando Wislawa Symborska ha deciso di creare una fondazione?
L’idea della Fondazione è nata nel 1996, poco dopo l’assegnazione del Premio Nobel. Wislawa Symborska non ha avuto figli, né una famiglia ed ha sempre vissuto in modo piuttosto frugale. Nonostante per quindici anni la poetessa aiutasse economicamente molte persone e istituzioni, la Fondazione, unico erede di Wislawa Symborska, ha ricevuto in eredità all’incirca la somma dell’intero Premio Nobel, più o meno un milione di dollari.
Quali progetti ha in corso la Fondazione e quali ha già realizzato?
Abbiamo già organizzato un fondo di sostegno e un Premio di poesia Wislawa Szymborska. Il primo premio sarà assegnato il prossimo novembre. Entro quest’anno pubblicheremo due libri con opere inedite di Wislawa Symborska: il primo con testi più seri, composti tra il 1944 e il 1948 e bloccati allora dalla censura, e il secondo composto di giochi poetici e brevi prose, dal titolo polacco “Blysk rewolwru”. A partire dal 2014 assegneremo una borsa di studio a giovani critici.
L’attività della Fondazione è limitata alla Polonia o investe anche altri paesi?
Per ora ci limitiamo alla Polonia, ma la nostra intenzione è di allargare l’intervento all’estero. Comunque, il Premio di poesia Wislawa Symborska ha già un carattere internazionale: vi posso partecipare anche libri di poeti stranieri purché siano stati tradotti in polacco e pubblicati in Polonia.
La Fondazione collabora con agenzie governative e/o con l’università?
Certamente. Lavoriamo con il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, abbiamo appena lanciato una campagna che ha lo scopo di convincere i polacchi a leggere più poesia. Abbiamo inaugurato la mostra dedicata a Wislawa Symborska nel museo Nazionale di Cracovia e ha riscosso molto successo di pubblico. Tra i progetti con il Ministero c’è quello di organizzare convegni ed eventi culturali dedicati non solo alla poetessa ma alla poesia in generale.
A chi è destinato il premio di poesie Wislawa Szymborska e a quanto ammonta?
Il premio, come ho detto, ha carattere internazionale e verrà assegnato ogni anno a un libro di poesie pubblicato in polacco nel corso dell’anno precedente. I partecipanti del concorso possono essere segnalati sia dalle istituzioni pubbliche, dai media che si occupano di servizi culturali e dalle case editrici. Il premio consiste in una statuetta e 200.000 zloty (circa 50,000 euro) per l’autore vincente; nel caso di un autore straniero il premio è di 50.000 zloty (circa 12,000 euro) e verrà assegnato anche al traduttore del volume. Per maggiore dettagli consultate il sito della Fondazione.
A una mia poesia (da W.Symborska, Basta così, Adelphi 2012)
Nel migliore dei casi,
poesia, sarai letta attentamente,
commentata e ricordata.
Nel peggiore
sarai soltanto letta.
Terza eventualità:
verrai sì scritta,
ma subito buttata nel cestino.
Potrai approfittare di una quarta soluzione:
scomparirai non scritta
borbottando qualcosa soddisfatta