A meno di 24 ore dal risultato elettorale che ha incoronato i candidati di centrosinistra ai ballottaggi nelle principali città, arriva il commento di Beppe Grillo sul suo blog: “In Italia è sempre tempo di elezioni, è sempre il tempo dei Pavesini, che siano sindaci, presidenti di provincia, presidenti di Regione, deputati, senatori, eurodeputati. Il vincitore dell’elezione di circostanza sale sempre su un palco e a braccia tese saluta la folla. Non cambia nulla, ma la gggente è contenta che abbia vinto il “suo” candidato e non il “loro”, quando in realtà sono la stessa persona, la stessa politica, lo stesso programma, persino lo stesso governo. Poi i giornaloni titolano e i politologi spiegano”.
Poi il leader M5S fornisce la sua lettura sull’attuale situazione politica e ipotizza le ragioni della disaffezione al voto: “Lo spettacolo in sé osceno e inquietante attrae sempre meno spettatori, la gggente non ha più voglia di pagare il biglietto, di votare. Questo o quello pari sono. Elezione dopo elezione il disgusto sale, il termometro dell’astensione si surriscalda, se alle prossime politiche superasse la soglia del 70% la Repubblica, lo Stato, il Governo e il Parlamento sarebbero delegittimati. E’ questo che si vuole? Il Nipote Letta ha fatto solo annunci, il più ridicolo è il taglio dei rimborsi elettorali, mai avvenuto”.
Da qui l’autodifesa dell’operato del Movimento 5 Stelle in questi primi mesi di governo: “Si chiede al M5S cosa ha fatto in questi mesi, ha presentato proposte di legge per le PMI, per l’abolizione dei contributi pubblici ai giornali e ai partiti, ha spinto l’iniziativa di cancellazione del Porcellum, unica voce nel Parlamento, insieme a molte altre iniziative, come il ritiro delle nostre truppe dall’Afghanistan, legate al suo programma. E ha rinunciato ai rimborsi elettorali per 42 milioni di euro, si è dimezzata lo stipendio parlamentare pari circa a 350.000 euro al mese. Le proposte di legge del M5S sono ignorate, respinte. Il M5S è legalitario, pacifico, ghandiano. Cosa ci si aspettava? Che dessimo fuoco al Parlamento? il M5S deriso h24 su tutte le televisioni è l’ultima barriera prima della furia popolare. Il M5S ha raccolto le firme per leggi popolari e referendum, ignorate o bocciate ogni volta dalla partitocrazia, ha partecipato alle elezioni con persone con la fedina penale pulita. Invece di chiedere conto ai partiti di cosa hanno fatto in 30 anni si demonizza il primo tentativo di democrazia dal basso nato in questo Paese. L’esito delle elezioni è drammatico per l’Italia. Gli italiani, la maggioranza degli italiani, cominciano a perdere la speranza. E questo è molto triste”.
Parole che rievocano un altro articolo, pubblicato alla fine di maggio. Nel testo Grillo parlava del flop alle amministrative e individuava due “Italie”, una che vive di politica e una dimenticata di lavoratori autonomi, studenti e precari: “Si sta condannando il paese a una via senza ritorno. Vi capisco avete fatto bene”, diceva in modo ironico.