“Lotta agli illeciti che rischiano di rendere la rete uno spazio anomico dove si possono impunemente violare i diritti, perché il web può essere utilizzato come canale di propagazione di ingiurie, minacce, piccole o grandi vessazioni con conseguenze a volte drammatiche”. Antonello Soro, presidente del Garante della Privacy, nel corso della relazione annuale dell’Authority al Parlamento evidenzia la necessità di non essere “più essere indulgenti con la violenza verbale presente nella rete”. E dice basta anche allo strapotere dei colossi di Internet come Google, Facebook e Amazon che “non può più essere ignorato, così come non sono più accettabili le asimmetrie normative rispetto alle imprese europee che producono contenuti o veicolano servizi” di Manolo Lanaro