Wikipedia dice: “Il Wave Gotik Treffen è un festival musicale che si tiene a Lipsia, in Germania, ogni anno in occasione della Pentecoste. È il più grande festival in Europa e nel mondo dedicato alla musica goth e alla cultura ‘dark’, in tutte le sue sfumature. Il festival dura quattro giorni, sebbene gli eventi inizino già la settimana precedente e si concludano nel martedì successivo alla Pentecoste” […].
Il Treffen ovviamente è molto altro, a cominciare dal folklore ad esso collegato; quello che va in scena è un autentico carnevale gotico!
In quei giorni le consuetudini cittadine subiscono notevoli stravolgimenti di sorta, così, ritrovarsi alla fermata del tram, significa condividerla con svariata umanità: dark, new wavers, punk, cyber punk, new romantic, vittoriani. Ma le sottocartelle sono infinite, ‘a sfilare’, infatti, sono diverse generazioni, ogni anno a Lipsia convergono in tale periodo circa trentamila visitatori.
Gli eventi in cartellone sono ad ampio raggio; ‘A ognuno il proprio Treffen!’ Valga questa semplice regola per capire che è impossibile collocare la manifestazione dentro schemi predefiniti. In effetti, di primo acchito, è facile lasciarsi trasportare dal pensiero che la quattro giorni sia votata esclusivamente allo sfoggio sfrenato dell’abito appropriato. Una visione più attenta e distaccata fa capire che mai come in questo caso “l’abito può fare il monaco”! È sufficiente porre l’attenzione sul programma per realizzare che il look è soltanto un pretesto per appartenere a qualcosa di più complesso: concerti, performance teatrali/ cinematografiche, pic-nic vittoriani, balli in costume, incontri letterari. Questo e molto altro ancora.
Tuttavia, il collante della festa rimane certamente la musica, trattata nelle sue mille sfaccettature, purché virate ‘nei toni del nero’ (ebm, dark, wave, classica, electro, neo folk, synth pop, ecc ecc).
Ampio respiro lo trovano storicamente i gruppi anni ’80. Inutile anche soltanto sottolineare quanto il ‘darkettone’ nostalgico – una volta arrivato a Lipsia – possa realizzare immantinente di essere sopraggiunto all’interno di un parco divertimenti fantasmagorico; fare i conti con i propri ricordi significa scivolare dentro ‘caducità mnemoniche’ di un passato fortemente presente.
La proposta della rassegna annovera band provenienti da buona parte del continente; in rapida sequenza è facile lasciarsi travolgere: Sex Gang Children, Cassandra Complex, Catastrophe Ballet, KMFDM, I Like Trains, Iamx, She Past Away, Suicide Commando, Ulver, And One…(ma sono soltanto una minima parte di quelli presenti). Il compito di rendere possibile la scorpacciata è affidato all’organizzazione, impeccabile sotto ogni punto di vista (tram, autobus, musei gratis).
Spazio anche per la musica italiana. Dimenticate ovviamente quanto il nostro Paese è generalmente in grado di offrire; trattasi, infatti, di gruppi che in patria faticano anche solo a esibirsi ma che trovano a Lipsia – e in generale fuori dall’Italia – la giusta attenzione. È il caso del progetto Ianva, la cui cifra stilistica multiforme evoca il folk apocalittico al contempo certa tradizione italica e non. Ebbene, l’ensemble genovese ha registrato un ottimo riscontro di pubblico, nonché applausi a scena aperta presso l’Altes Landratsamt. Medesimo successo per i milanesi Camerata Mediolanense, i quali hanno incantato i presenti del Volkspalast con uno spettacolo di grande pathos interamente dedicato a Francesco Petrarca. Che dire poi degli Spiritual Bat? Vogliamo citare pure i Theatres des Vampires? Piaccia oppure no, esiste da tempo una dimensione parallela nazionale che trova la naturale evoluzione fuori dai ristretti margini italiani. Qualcosa vorrà pur dire.
Particolare attenzione meritano le diverse location; lo spazio di riferimento chiamato Agrar (zona industriale di Lipsia) apre a diverse situazioni: concerti, aree shopping, spazi conviviali. A stupire però sono altri contesti: l’Heidnische Dorf ad esempio, un luogo incantato in cui il tempo pare essersi liquefatto dentro corni (sì, proprio corni) colmi di birra innalzati qua e là. In pratica un villaggio pagano, la cui magia è perpetrata nell’aria mediante il suono rarefatto di note ancestrali.
Ad impreziosire l’offerta restano però i teatri, le fabbriche, le cripte, i parchi, i cimiteri… oppure i vecchi edifici “del partito”, messi a servizio da una città che nonostante il mutamento inesorabile, ancora oggi evoca nel profondo, storie vissute “aldilà del muro”.
Che altro resta? Senza dubbio la gioia dell’appartenenza. Il realizzare “il proprio Treffen” insieme agli amici di sempre, dentro un parco divertimenti fantasmagorico, in cui le caducità mnemoniche riconducono inesorabilmente a un passato – ancora oggi – fortemente presente.
Wave Gotik Treffen, Leipzig , 17 maggio – 20 maggio 2013
9 canzoni 9 … aldilà del muro
Lato A
Dieche • Sex Gang Children
Eisbar • Grauzone
Los Ninos del Parque • Liaisons Dangereuses
Dead and Burried • Alien Sex Fiend
Lato B
Never Come Back • Kas Product
Direct Lines 1981 • The Electronic Circus
Ett Lejon I Dig • Spark!
I Can’t Live in a Living Room • Red Zebra
Invisible • Dernière Volonté