“Tosi e Maroni devono andare nel centro del lago di Garda, nel punto più profondo, e immergersi più a fondo possibile. Hanno distrutto la Lega, devono sparire, vadano in vacanza in eterno“. Così Santino Bozza, consigliere regionale in Veneto espulso qualche settimana fa dalla Lega Nord, è intervenuto a “La Zanzara” su Radio 24. “Li prenderemo a calci in culo – tuona il politico – ma con quegli stivali all’americana che hanno le punte lunghe. Devono andare fuori dai coglioni. Siamo in migliaia qui nel Veneto – continua – che non ne possono più di Tosi e Maroni, il settanta-ottanta per cento dei leghisti. Siamo gasatissimi e siamo in contatto con Bossi per riprenderci la Lega, l’unico leader è lui“. E aggiunge: “Maroni ha cercato di imitarlo ma è un nanetto, un piccolo nano, vale un due di coppe. Quando lo vedi in tv fa venire il voltastomaco“. Bozza poi pronuncia una lunga filippica contro Tosi: “La colpa della sconfitta è sua, lui è un pallone gonfiato dai media. Un fascista, uno che non guarda in faccia a nessuno. Bisogna cacciarlo subito”. E rincara: “A me di Maroni non me ne frega niente. Appartengo sempre alla lega di Bossi, la Lega 1.0. La nostra Lega poteva dare ancora fastidio al potere centrale e l’hanno distrutta”. Poi il bossiano se la prende anche con Giancarlo Gentilini, sconfitto nel ballottaggio a Treviso: “Doveva stare a casa e farsi delle belle passeggiate e qualche partita a briscola”. E non manca una stoccata polemica al ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge: “E’ laureata in medicina, vada a curare i suoi bambini in Congo. O faccia il ministro lì“