Il ministro dello Sviluppo: "Dalla Cassa Depositi e Prestiti risorse ad un tasso dimezzato rispetto a quelli di mercato per aiutare le aziende che scelgono comunque di investire sul futuro". E promette tagli sulle bollette per oltre 500 milioni
Con il decreto del Fare sabato 15 in cdm, il governo punta a tagliare le bollette elettriche a cittadini e imprese di oltre 500 milioni di euro l’anno, riducendo oneri impropri e rendite. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, riprendendo un tema caro al suo predecessore Corrado Passera che aveva garantito un calo delle bollette a partire da aprile.
”Nel prossimo decreto legge – ha spiegato all’indomani della polemica sul suo realismo sull’Iva – faremo alcune cose importanti e concrete per dare fiducia all’economia e invertire le aspettative sul ciclo economico. Ci concentreremo nel riattivare il circuito del credito a favore degli investimenti delle imprese e sulla riduzione delle bollette elettriche”. L’idea, ha proseguito, è di “valorizzare al massimo le risorse pubbliche disponibili, che sono limitate, per stimolare al massimo gli investimenti privati attivando un effetto moltiplicatore”.
In pratica, secondo il sindaco di Padova “da un lato potenzieremo il fondo centrale di garanzia consentendo così ad una platea molto più ampia di piccole e medie imprese di beneficiare di questo importante strumento. Questo potrà allentare le difficili condizioni di accesso al credito per decine di migliaia di imprese contrastando la forte stretta creditizia in atto. Il Fondo ha risorse sufficiente per tutto l’anno ma è già previsto un cospicuo rifinanziamento che consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi”.
Allo stesso tempo il governo riattiverà anche un canale di finanza agevolata a favore delle imprese che intendono rinnovare i processi produttivi, acquistando nuovi macchinari, fino a 2 milioni di investimenti per azienda. “Ci saranno 5 miliardi di risorse disponibili, grazie alla provvista Cdp, ad un tasso dimezzato rispetto a quelli di mercato per aiutare le imprese che, per quanto in una situazione di difficoltà, scelgono comunque di investire sul futuro”, ha annunciato.
Sempre in questa logica “rifinanzieremo lo strumento dei contratti di sviluppo per i progetti del Centro Nord per 150 milioni attivando in modo rapido almeno 20 importanti progetti di investimento in nuove attività produttive”. In concreto, ha quindi sintetizzato, si tratterà di “più soldi e più credito alle piccole e medie imprese; rilancio di investimenti per ammodernare i macchinari i processi produttivi; bollette meno care e quindi più soldi che restano in tasca a cittadini e imprese”.
”Nessuno vuole aumentare l’Iva, bisogna trovare le risorse”, ha quindi detto tornando sulla pietra dello scandalo. “Mi pare che sia stato detto con molta semplicità e chiarezza dai ministri che sono intervenuti. Tutti noi vorremmo non applicare il punto di aumento sull’Iva e per questo bisogna trovare le risorse. Ora, in queste due affermazioni è la spiegazione del problema: nessuno vuole aumentare l’Iva, bisogna trovare le risorse”, ha concluso.