Secondo giorno per Cannes a Roma 2013, inaugurato ieri con ottima risposta da parte del pubblico capitolino. La rassegna del meglio dalla Croisette “traslocato” in Urbe organizzata in partnership con Il Fatto Quotidiano e Nottola Sera continua all’insegna del grande cinema che, nella giornata odierna, si tinge di tricolore. In programma il Gran Premio e Premio Rivelazione della Semaine de la Critique Salvo dell’accoppiata siciliana Fabio Grassadonia & Antonio Piazza e (dal concorso) Un Château en Italie che, sebbene di produzione francese, porta la firma di una regista italiana, Valeria Bruni Tedeschi.
Una delle rivelazioni non solo nazionali di Cannes 2013, l’opera prima dei due registi palermitani era sbarcata sulla Croisette con l’onore e l’onere di aprire la prestigiosa sezione dedicata agli esordi. Ne sono usciti trionfatori con una doppietta assoluta, che ha peraltro loro permesso di sensibilizzare la distribuzione italiana all’acquisto del proprio film, certamente importante e coraggioso. Il 27 giugno, infatti, la Good Films lo farà uscire nelle sale di tutta Italia. Difficile limitare Salvo dentro a un genere o una poetica univoca: si tratta di un lavoro ambizioso, personalissimo, che sfiora e intreccia le estetiche del mafia-movie, del western, del mèlo, del romanzo di formazione trascritto con i codici del realismo magico. Suggestivo, “acustico” e con interpreti assai interessanti: l’attore ebreo ma palestinese Saleh Bakri e la giovane Sara Serraiocco.
Di tutt’altra pasta è Un Château en Italie (anche’esso con distribuzione italiana, Teodora) che sul registro tragicomico – ormai confermata cifra della Bruni Tedeschi – snocciola l’autobiografia di quest’artista, al cui fianco recitano la madre Marisa, Filippo Timi nei panni del fratello e Luis Garrel.
Il programma odierno si colora di altri due titoli di rilievo: dalla sezione Cannes Classics arriva l’occasione di rivedere sul grande schermo il formidabile lavoro di Francesco Rosi – Lucky Luciano – con un indimenticabile Gian Maria Volontè, mentre dalla Quinzaine des Realisateurs è la volta del fantascientifico The Congress, dell’israeliano Ari Folman, asceso alla notorietà mondiale nel 2008 grazie a Valzer con Bashir. Un cast all star (Robin Wright, Harvey Keitel, Paul Giamatti) per la trascrizione in cinema del romanzo sci-fi del ’71 Congresso di futurologia di S. Lem. Il film è tuttora senza distribuzione: la vetrina di Cannes a Roma diventa per ora l’unica possibilità per gustarlo.