Alcuni parlamentari dell'Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle si sono incontrati a Cesenatico per "Talk on Ze Beach", evento organizzato da attivisti e amministratori locali. "Non siamo preoccupati della scissione", hanno dichiarato, ma resta l'amarezza sul caso della senatrice dissidente
Una festa in spiaggia, tra sole e dibattiti nel bagno del consigliere comunale Alberto Papperini. I parlamentari dell’Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle nelle ore più difficili che separano dalla resa dei conti, cercano di incontrare la base per parlare dell’attività parlamentare. Ma la domanda è sempre la stessa: voteranno per l’esclusione della senatrice Adele Gambaro? Il clima è di amarezza per una collega con la quale hanno diviso tante battaglie e cercano di prendere tempo. Nessuna decisione sarà presa dai parlamentari 5 Stelle: “Dovete capire voi giornalisti – ha dichiarato il deputato Matteo Dall’Osso – che le scelte che effettuiamo passano sempre dalla base, che ci continua a sostenere perché sa qual è la verità. Al massimo potremmo chiedere di rimettere a essa la decisione. Poi mi chiedo perché non si parla piuttosto delle cose che stiamo facendo. Quelle faticano a uscire sui giornali. Quanto a Adele – continua – io sono con lei, anche se ha fatto un’affermazione inesatta dicendo che Beppe in parlamento non c’è. Beppe non è tenuto a esserci e poi in fin dei conti c’è venuto tramite noi”. E a chi critica il linguaggio aggressivo del leader, Dall’Osso risponde: “Beppe ha uno stile incisivo che è parte del suo carattere“.
Tra i parlamentari 5 Stelle intervenuti anche Elisa Bulgarelli e Mara Mucci. Giulia Sarti si è presentata alle nove di sera. Dalla Regione Emilia Romagna è venuto Andrea Defranceschi, l’unico grillino rimasto a Viale Aldo Moro dopo l’espulsione di Giovanni Favia.
Un po’ di amarezza la si leggeva nel volto della bolognese Elisa Bulgarelli, senatrice quarantaduenne del Movimento. È arrivata insieme al consigliere regionale e ha raccontato agli amici romagnoli del clima di incertezza che si respira a Roma. Sono ore frenetiche per i parlamentari di Grillo. È tutto un susseguirsi di riunioni dopo la débacle delle amministrative. C’è imbarazzo tra chi sente che in fondo Adele Gambaro ha detto qualcosa che non pensava solo lei e chi invece la vorrebbe già fuori dal Movimento. I più cauti, quelli che non se la sentono di dichiarare che non c’è nessun malumore nel gruppo, dimostrano di comprendere lo sfogo della collega, ma poi stigmatizzano la sua mancanza di cautela: “Se uno di noi avverte un senso di disagio farebbe bene a tenerlo all’interno del Movimento. Non è la cosa più saggia da fare quella di sfogarsi con un’emittente televisiva”. I media non aspettano altro per tanti grillini che coglierli in fallo. E l’occasione la Gambaro la avrebbe servita loro su un piatto d’argento.
Elisa Bulgarelli siede a fianco ad Adele Gambaro in Senato. La sua analisi riflette lo sconforto di un momento difficile che richiederebbe unità e non divisione: “Molti di noi si sono sfogati con Grillo per i risultati delle urne, ma chi tra noi attacca Beppe per i suoi toni sembra che non l’abbia mai sentito parlare. Non lo sapevano che Grillo si esprime così da sempre?”.
Forse lunedì i parlamentari 5 Stelle saranno chiamati a votare sull’allontanamento della collega, ma pare di capire che ne farebbero volentieri a meno. A molti pare una misura eccessiva per qualche parola di troppo che derubricano come sfogo, ma non appoggiare la mozione Grillo significherebbe rompere con il grosso del Movimento e confluire nel limbo del gruppo misto, a fare compagnia ai già fuoriusciti Alessandro Furnari, Vincenza Labriola, Marino Mastrangeli.
Sui tre ex Matteo Dall’Osso ha le idee chiare. È d’accordo con Alessandro Di Battista, il quale ha detto loro pubblicamente che si sarebbero dovuti dimettere da parlamentari. “Stanno ancora percependo lo stipendio pieno. Se poi restituiranno tutto, come farà il Movimento, lode a loro, ma resta il fatto che in parlamento ci sono entrati con i voti degli elettori 5 Stelle”.
Dopo il consigliere regionale Andrea Defranceschi, ha preso la parola la deputata imolese Mara Mucci. Ha affrontato quello che ritiene il vero scoglio dei 5 Stelle: la comunicazione. “Ora abbiamo iniziato ad andare negli studi televisivi -ricorda. Non potevamo farlo all’inizio perché molti di noi non avevano nessuna esperienza davanti alle telecamere e sarebbero caduti nei tranelli di giornalisti che fanno domande scomode. Ora abbiamo iniziato a parlare anche alle tv perché è di fondamentale importanza che i temi sui quali stiamo lavorando arrivino a quante più persone possibili”.
Al meeting, organizzato nello stabilimento balneare di Alberto Papperini, consigliere comunale pentastellato, si è inteso cementare lo spirito ancora vivo e battagliero del Movimento. A sentire il popolo grillino intervenuto c’è voglia di continuare a credere in “un’idea nuova di fare politica“, ma fanno male le polemiche sulle presunte spaccature interne. “Sono strumentali” – dicono – e cavalcate da “gli altri”, gli antagonisti politici che vogliono escludere dai giochi “il virus 5 Stelle”. È la metafora che usa Vincenzo Barnabé, consigliere comunale faentino, per definire il partito di Grillo, “un virus che ha attaccato il sistema”. “I nostri avversari si stanno difendendo – afferma Barnabé. All’inizio ci avevano preso sotto gamba, ora ci stanno massacrando“.