La resistenza a oltranza dei dimostranti in piazza Taksim è stata bruscamente interrotta. Scontri fra polizia e manifestanti sono in corso in alcuni quartieri di Istanbul e la piazza commerciale è stretta d’assedio da un imponente dispositivo di polizia. Migliaia di manifestanti stanno convergendo verso il centro simbolo della rivolta. La polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni a acqua, nel quartiere alawita di Gazi, a Sisli, Kurtulus e Harbiye. La gendarmeria ha bloccato il ponte sul Bosforo per impedire ai manifestanti in arrivo dalla riva asiatica di avvicinarsi. Migliaia di manifestanti hanno sfilato anche per le strade di Ankara. Qui inoltre sono stati trovati agenti chimici urticanti nell’acqua degli idranti usati dalla polizia turca contro gli anti-Erdogan: dopo i sospetti suscitati dalle strane piaghe riscontrate dai medici sulla pelle dei ragazzi colpiti dai cannoni ad acqua, sono arrivate ora anche le immagini. Su internet sono uscite le foto di agenti turchi che caricano i cannoni ad acqua con taniche blu con la scritta ‘Jenix’. Si tratta di un urticante venduto in Turchia, secondo il sito che lo commercializza, a militari, polizia e gendarmeria.
Sempre stamattina i bulldozer hanno rimosso le barricate erette attorno alla piazza e al Gezi Park, mentre gli addetti ai servizi di giardinaggio ripristinavano gli spazi verdi. Secondo quanto riferiscono i media turchi, circa un migliaio di agenti anti sommossa sono stati fatti arrivare ad Istanbul da altre province per rinforzare il dispositivo di sicurezza. Anche altri 350 agenti in servizio nello scalo sono stati dislocati nel centro Istanbul per fronteggiare eventuali nuovi scontri.
Il clima è molto teso e il pomeriggio è considerato ad alto rischio incidenti a Istanbul, dove sono state convocate quasi simultaneamente due manifestazioni di senso contrario, del partito governativo e dei manifestanti anti-Erdogan. Il partito islamico Akp del premier ha previsto una concentrazione con decine di migliaia di persone di appoggio a Recep Tayyip Erdogan. I manifestanti hanno convocato un assembramento a Taksim – che però è presidiata da un massiccio dispositivo di polizia, – per protestare contro il brutale assalto da parte delle forze anti-sommossa ieri a Gezi Park e chiedere le dimissioni del capo del governo. Sperano in un milione di dimostranti. Su twitter la manifestazione è stata convocata ieri con l’hashtag #1MilyonYarinTaksimè (1 Milione Domani a Taksim).
Nel tarda serata di sabato 15 giugno, a sorpresa, la polizia di Istanbul ha iniziato le cariche nel parco dove erano accampati i manifestanti. Secondo quanto riporta il sito di Hurriyet la polizia ha cominciato a sfollare i manifestanti. L’azione ha portato a sgombrare la piazza, poche ore dopo che il premier Erdogan aveva dato tempo fino a quest’oggi ai manifestanti per andarsene prima dell’intervento della polizia. Al momento dell’inizio delle cariche della polizia c’era moltissima gente nel parco, compresi bambini ed anziani. Le forze dell’ordine hanno circondato l’intera piazza, entrando, per la prima volta da quando due settimane fa sono iniziate le proteste, nel parco per rimuovere le tende.
Secondo quanto riferito da testimoni la polizia turca avrebbe lanciato gas lacrimogeni più volte in un grande albergo di Taksim, il Divan Hotel, nel quale si erano rifugiate numerose famiglie e diversi manifestanti in fuga da Gezi Park. All’inizio delle proteste il Divan Hotel era considerato un rifugio sicuro per i manifestanti. Del resto, che il governo turco avesse intenzione di usare il pugno duro, è stato reso chiaro e esplicito dalle parole dei suoi esponenti. “Chiunque entri su Piazza Taksim sarà trattato dalla polizia come un terrorista”, ha affermato il ministro turco per gli affari europei Egemen Bagis. Inoltre, la polizia turca ha arrestato diversi medici accusati di avere curato dei manifestanti feriti, riferisce Hurriyet online. Dottori con indosso il camice bianco sono stati arrestati secondo foto diffuse su Twitter nell’Hotel Ramada di Istanbul, dove avevano allestito una infermeria da campo per curare i feriti dell’assalto a Gezi Park. La polizia ha anche arrestato leader di club di tifosi di società di calcio accusati di avere appoggiato i manifestanti.
Oltre all’opposizione politica del primo ministro Erdogan, anche la Piattaforma Taksim, che riunisce 116 movimenti della contestazione, denuncia le violenze della polizia durante l’assalto contro i dimostranti a Gezi Park. “Questo attacco brutale portato avanti dalla polizia si deve fermare. E’ il partito politico al potere che sarà responsabile degli avvenimenti di oggi e di domani” scrive la Piattaforma in un comunicato.
Mondo
Turchia, scontri a Gezi Park. Sostanze urticanti negli idranti della polizia
Le forze dell'ordine nella notte hanno sgomberato il parco simbolo della protesta. Oggi attese due manifestazioni di senso contrario a Istanbul, da una parte i sostenitori del partito governativo e dall'altra i manifestanti anti-Erdogan. Ad Ankara trovate taniche di liquido urticante usato nei cannoni ad acqua
La resistenza a oltranza dei dimostranti in piazza Taksim è stata bruscamente interrotta. Scontri fra polizia e manifestanti sono in corso in alcuni quartieri di Istanbul e la piazza commerciale è stretta d’assedio da un imponente dispositivo di polizia. Migliaia di manifestanti stanno convergendo verso il centro simbolo della rivolta. La polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni a acqua, nel quartiere alawita di Gazi, a Sisli, Kurtulus e Harbiye. La gendarmeria ha bloccato il ponte sul Bosforo per impedire ai manifestanti in arrivo dalla riva asiatica di avvicinarsi. Migliaia di manifestanti hanno sfilato anche per le strade di Ankara. Qui inoltre sono stati trovati agenti chimici urticanti nell’acqua degli idranti usati dalla polizia turca contro gli anti-Erdogan: dopo i sospetti suscitati dalle strane piaghe riscontrate dai medici sulla pelle dei ragazzi colpiti dai cannoni ad acqua, sono arrivate ora anche le immagini. Su internet sono uscite le foto di agenti turchi che caricano i cannoni ad acqua con taniche blu con la scritta ‘Jenix’. Si tratta di un urticante venduto in Turchia, secondo il sito che lo commercializza, a militari, polizia e gendarmeria.
Sempre stamattina i bulldozer hanno rimosso le barricate erette attorno alla piazza e al Gezi Park, mentre gli addetti ai servizi di giardinaggio ripristinavano gli spazi verdi. Secondo quanto riferiscono i media turchi, circa un migliaio di agenti anti sommossa sono stati fatti arrivare ad Istanbul da altre province per rinforzare il dispositivo di sicurezza. Anche altri 350 agenti in servizio nello scalo sono stati dislocati nel centro Istanbul per fronteggiare eventuali nuovi scontri.
Il clima è molto teso e il pomeriggio è considerato ad alto rischio incidenti a Istanbul, dove sono state convocate quasi simultaneamente due manifestazioni di senso contrario, del partito governativo e dei manifestanti anti-Erdogan. Il partito islamico Akp del premier ha previsto una concentrazione con decine di migliaia di persone di appoggio a Recep Tayyip Erdogan. I manifestanti hanno convocato un assembramento a Taksim – che però è presidiata da un massiccio dispositivo di polizia, – per protestare contro il brutale assalto da parte delle forze anti-sommossa ieri a Gezi Park e chiedere le dimissioni del capo del governo. Sperano in un milione di dimostranti. Su twitter la manifestazione è stata convocata ieri con l’hashtag #1MilyonYarinTaksimè (1 Milione Domani a Taksim).
Nel tarda serata di sabato 15 giugno, a sorpresa, la polizia di Istanbul ha iniziato le cariche nel parco dove erano accampati i manifestanti. Secondo quanto riporta il sito di Hurriyet la polizia ha cominciato a sfollare i manifestanti. L’azione ha portato a sgombrare la piazza, poche ore dopo che il premier Erdogan aveva dato tempo fino a quest’oggi ai manifestanti per andarsene prima dell’intervento della polizia. Al momento dell’inizio delle cariche della polizia c’era moltissima gente nel parco, compresi bambini ed anziani. Le forze dell’ordine hanno circondato l’intera piazza, entrando, per la prima volta da quando due settimane fa sono iniziate le proteste, nel parco per rimuovere le tende.
Secondo quanto riferito da testimoni la polizia turca avrebbe lanciato gas lacrimogeni più volte in un grande albergo di Taksim, il Divan Hotel, nel quale si erano rifugiate numerose famiglie e diversi manifestanti in fuga da Gezi Park. All’inizio delle proteste il Divan Hotel era considerato un rifugio sicuro per i manifestanti. Del resto, che il governo turco avesse intenzione di usare il pugno duro, è stato reso chiaro e esplicito dalle parole dei suoi esponenti. “Chiunque entri su Piazza Taksim sarà trattato dalla polizia come un terrorista”, ha affermato il ministro turco per gli affari europei Egemen Bagis. Inoltre, la polizia turca ha arrestato diversi medici accusati di avere curato dei manifestanti feriti, riferisce Hurriyet online. Dottori con indosso il camice bianco sono stati arrestati secondo foto diffuse su Twitter nell’Hotel Ramada di Istanbul, dove avevano allestito una infermeria da campo per curare i feriti dell’assalto a Gezi Park. La polizia ha anche arrestato leader di club di tifosi di società di calcio accusati di avere appoggiato i manifestanti.
Oltre all’opposizione politica del primo ministro Erdogan, anche la Piattaforma Taksim, che riunisce 116 movimenti della contestazione, denuncia le violenze della polizia durante l’assalto contro i dimostranti a Gezi Park. “Questo attacco brutale portato avanti dalla polizia si deve fermare. E’ il partito politico al potere che sarà responsabile degli avvenimenti di oggi e di domani” scrive la Piattaforma in un comunicato.
Articolo Precedente
Iran, Rohani “il moderato” vince le elezioni. Teheran esulta, falchi occidentali spiazzati
Articolo Successivo
Usa, Guantanamo: processo ad al Nashiri: “E’ uno dei capi di Al Qaeda”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Starmer chiede “pressioni su Putin” e annuncia una “riunione militare” dei Paesi ‘volenterosi’. Meloni: “L’Italia non invierà truppe. Lavoriamo con Ue e Usa”
Mondo
Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
Cronaca
Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.