Maroni: "Il pagamento della tassa sulla prima casa è il primo imbroglio del governo: il naso comincia a crescere". La replica del capogruppo Pdl: "Promesse mantenute". Ma i leghisti insistono: "I cittadini mandino a lui il conto corrente per farsi rimborsare la rata del 2012"
Ora per la Lega – alle prese con una sorta di resa dei conti – è partita la caccia agli elettori perduti, pare di capire. In queste ore, infatti, si sta assistendo a un attacco incrociato dei leghisti nei confronti di Renato Brunetta, una volta collega di governo di Roberto Maroni e alleato – tutt’oggi – in giunta alla Regione Lombardia (guidata proprio dal segretario del Carroccio). Oggetto del contendere nientemeno che l’Imu, tema centrale della travolgente campagna elettorale del Pdl e anche oggi cavallo di battaglia e arma preferita dei berlusconiani nel perpetuo confronto interno al governo delle larghe intese. Il primo a colpire è stato proprio Maroni, secondo il quale il pagamento dell’Imu “è il primo imbroglio che viene svelato”. Brunetta e gli altri – ha osservato – avevano detto in pompa magna ‘Grande vittoria Pdl, abbiamo evitato l’Imu’. E invece oggi si paga, non sulla prima casa ma si paga e quindi il naso comincia a crescere”.
A Maroni replica subito lo stesso capogruppo del Pdl: “A cosa si riferisce il bravo governatore della Lombardia, tutto preso dal dirimere le beghe del suo partito e fare la conta dei presenti (o degli assenti) all’assemblea di ieri degli eletti della Lega Nord, quando parla delle ‘bugie’ sull’Imu?” si chiede. “L’impegno – prosegue Brunetta – era a stoppare il pagamento di giugno sulla prima casa, per poi eliminarla del tutto, sempre sulla prima casa, nell’ambito di una più ampia riforma della tassazione sugli immobili in Italia. E l’impegno è stato mantenuto, perché oggi i proprietari dell’immobile in cui abitano, vale a dire l’80% degli italiani, l’imposta sulla prima casa non l’hanno pagata. Il mio naso non cresce: quello che avevamo promesso è stato fatto. Usi meglio il suo tempo e le sue battute, il governatore Maroni, anche perché di cose a cui pensare ne ha ben tante. E’ sotto gli occhi di tutti. E ricordi, infine, che è il governatore della più grande e più importante regione italiana grazie a una coalizione proprio con il Pdl, che è, a sua volta, al governo del Paese”. Insomma, dice l’ex ministro della Funzione Pubblica: “Mi spiace per Roberto Maroni e per il suo naso, ma è poco degno di lui questo cercare di rovesciare su un partito alleato i problemi interni della Lega”.
A quel punto partono le controrepliche degli uomini del Carroccio. “Visto che sull’Imu il diligente Renato Brunetta sostiene di aver mantenuto le promesse – dice il responsabile Attività Produttive della Lega, Maurizio Fugatti – invitiamo tutti i cittadini che hanno pagato la tassa sulla prima casa nel 2012 a spedire il loro conto corrente con gli estremi del versamento al capogruppo del Pdl per farsi rimborsare la rata così come promesso in campagna elettorale. Siamo sicuri che Renato Brunetta si preoccuperà di restituire personalmente tutti i soldi pur di non perdere la faccia di fronte agli elettori”. Rincara la dose Massimo Garavaglia, responsabile Economia: “Brunetta è persona intelligente – dice – e non dovrebbe perdere tempo in polemiche inutili e sterili, in quanto con il suo partito si è impegnato ad abolire l’Imu sulla prima casa e a non aumentare l’Iva: bene allora lo faccia!”.