Il congresso del Pd “lo ribadisco: sarà entro l’anno“. Il segretario del partito democratico Guglielmo Epifani, al termine della riunione dell’organismo del Pd che si è riunitosi nella sede del Nazareno, è chiaro: non è previsto nessuno slittamento degli Stati generali del partito. “Non c’è nessun interesse – ha aggiunto – ad andare oltre: ci sono scadenze importanti come le amministrative e le europee e questo è lo sforzo che dobbiamo fare”.
Poi le modalità con cui si svolgerà. Innanzitutto, non ci sarà nessun presidente di commissione. “E’ una leggenda metropolitana, non c’è nessun presidente da eleggere: a seguire i lavori sarò io personalmente o chi delegato da me compirà questo lavoro”, quando non gli sarà possibile seguirli.
Da chiarire, ha riferito ancora Epifani, è anche “come costituire gli organismi dirigenti, che devono essere più snelli rispetto agli attuali, anche perché, gli organismi troppo pletorici, non sono la sede migliore per discutere e decidere. Mentre organsimi più snelli e autorevoli, sono in grado di accompagnare meglio la gestione del partito”. Infine, “abbiamo convenuto e ribadito che la commissione deve terminare i propri lavori entro il mese e consegnare questo lavoro alla direzione, all’assemblea nazionale ed, eventualmente, alla commissione statuto, in modo tale che, una volta terminato questo lavoro, si possa procedere verso il congresso che si svolgerà entro la fine dell’anno, come abbiamo sempre ripetuto”.
Prima della data, ci sono numerosi nodi da sciogliere: innanzitutto il candidato alla presidenza del consiglio e il segretario dovessero essere una figura unica. “Il segretario del Pd può essere il candidato premier” ma non lo deve essere obbligatoriamente”. Questa, ha ribadito il segretario, “è una possibilità in più non una possibilità in meno”.