Oggi è un semplice deposito di benzina, ma in passato la raffineria è stata una delle più importanti in Italia. In quegli anni, secondo i magistrati della città lombarda, sono state sversate al suolo “sostanze inquinanti che penetravano nel terreno e nella falda acquifera”. Ma al procedimento contro la proprietà libica nessuna istituzione cremonese è ricorsa come parte civile “Una sudditanza dovuta alla decennale dipendenza economica della città verso l’azienda”, dicono i cittadini di Fabio Abati