Il 23 giugno nella città siciliana si andrà al ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco. Il sostegno però non arriva a sorpresa: da settimane esponenti palermitani del movimento di Grillo intrattengono un proficuo scambio con i dirigenti siciliani del partito di Vendola. L'altro candidato, già vicino a Totò Cuffaro, è sostenuto da Pd, Pdl e Udc
Una scelta senza precedenti in una città dove la parola inciucio è diventata regola dello scenario politico locale. Ma se da una parte le larghissime intese che vanno da Berlusconi a Crocetta vengono sbandierate come se niente fosse, dall’altra la sinistra più radicale non rimane certo a guardare. E per la prima volta dalla sua nascita il Movimento Cinque Stelle riceve l’appoggio formale di una partito tradizionale, Sinistra Ecologia e Libertà.
Accade a Ragusa, dove domenica prossima si andrà al ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco. La città iblea si è fatta segnalare come l’unico comune in cui il Movimento di Beppe Grillo è riuscito ad accedere al secondo turno alle amministrative siciliane. Federico Piccitto (nella foto dal profilo Fb), ingegnere trentasettenne, è il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. Al primo turno ha raccolto il quindici per cento dei consensi, staccando un biglietto per il ballottaggio. Dovrà vedersela con Giovanni Cosentini, già seguace di Totò Cuffaro, a cui, per sua stessa ammissione, manda una lettera al mese, indirizzandola al carcere di Rebibbia dove l’ex presidente siciliano sta scontando una condanna a sette anni per favoreggiamento a Cosa Nostra. I tempi però sono cambiati, e Cosentini oggi non è più uomo dell’ex governatore Cuffaro, ma è invece il candidato sindaco del Megafono, il partito personale del nuovo governatore Crocetta. A sostenerlo ci sono tutti, ma proprio tutti: il Pd, l’Udc, il Pdl, l’ex sindaco berlusconiano di Ragusa e ora luogotenente di Crocetta Nello Dipasquale, più Ciccio Barone, già candidato sindaco sconfitto al primo turno e uomo forte di Saverio Romano in zona. Una corazzata composta soprattutto di transfughi ex berlusconiani e cambia casacca con la Dc nel dna. Obiettivo: schiacciare il Movimento Cinque Stelle. Che però ha incassato a sorpresa il sostegno di Sel, l’altro unico partito rimasto a fare opposizione in Parlamento.
“Sosteniamo il candidato del Movimento Cinque Stelle in maniera ufficiale, perché non pensiamo proprio che il candidato del Pd e del Megafono, e adesso anche del Pdl, rappresenti in alcun modo un’alternativa valida” ha annunciato Erasmo Palazzotto, segretario regionale del partito di Vendola, che al primo turno aveva appoggiato Giovanni Iacono, rimasto fuori dal ballottaggio dopo aver incassato il 13 per cento. Dalle parti del Movimento Cinque Stelle hanno incassato con favore l’endorsement di Palazzotto, non hanno sottoscritto alcun patto formale, ma in caso di vittoria è chiaro che qualche poltrona in giunta possa essere riservata a personalità indicate da Sel. In più è chiaro che la mossa del partito di Vendola non si fermi a Ragusa ma nasca soprattutto di una lunga interlocuzione politica. L’appoggio di Sel ai Cinque Stelle non arriva infatti a sorpresa: da settimane esponenti palermitani del movimento di Grillo intrattengono un proficuo scambio con i dirigenti siciliani di Sel. Sms in cui si parla di “coordinamento” a livello nazionale, ma anche incontri formali. Ad uno di questi, oltre al deputato di Sel Palazzotto e al senatore del M5S Francesco Campanella, ha partecipato anche il senatore del Pd Corradino Mineo: a dimostrazione di come i lavori per la costruzione di un’area comune a sinistra del Pd abbiano come punto nevralgico la Sicilia, una volta di più terra di alambicchi e laboratori politici.
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