A maggio Fiat Group ha immatricolato nei 27 Paesi dell'Unione Europea e quelli dell'Efta 73758 nuove vetture. "Fiat continua a essere penalizzato dal risultato negativo del mercato italiano e dalla mancanza di componenti Selmat, che continuano ad arrivare in misura insufficiente - commentano dal gruppo - ma il marchio cresce in Spagna, Francia, Regno Unito"
Immatricolazioni in calo per la Fiat. A maggio Fiat Group ha immatricolato nei 27 Paesi dell’Unione Europea e quelli dell’Efta 73758 nuove vetture. Un calo dell’11 per cento rispetto alle 82887 di un anno fa. Ad aprile le vendite del Lingotto erano scese del 9,8%. E nei primi cinque mesi il gruppo torinese ha ceduto rispetto al 2012 il 9,6 per cento attestandosi a 340.035 unità.
In particolare, tra i singoli marchi, Fiat a maggio ha immatricolato in Europa 57.185 unità, segnando rispetto ad un anno fa un calo del 6%, molto più contenuto quindi rispetto alla flessione del gruppo. Lancia/Chrysler ha ceduto il 21,8%, a 7.649 unità, Alfa Romeo il 25,2% a 6.853 unità e Jeep il 39,6% a 1.600 unità. In crescita dell’1,1% invece le vendite in Europa di Ferrari, Maserati e Dodge che in totale hanno venduto a maggio 471 unità.
“Fiat continua a essere penalizzato dal risultato negativo del mercato italiano e dalla mancanza di componenti Selmat, che continuano ad arrivare in misura insufficiente”, è il commento ai dati. “Numerosissimi veicoli sono tuttora fermi sui piazzali – si legge in una nota del gruppo – il marchio Fiat cresce in Francia, Regno Unito e Spagna e con Panda e 500 domina il segmento A. Bene anche la 500L (leader nel suo segmento) e la nuova Ypsilon che ha superato le 100 mila immatricolazioni”.
E i dati negativi influenzano anche la Borsa: Fiat perde in piazza Affari l’1,24 per cento a 5,58 euro.