La Casa Bianca dichiara che "gli Usa prenderanno in considerazione l’uso di armi nucleari solo in circostanze estreme". Ma il presidente russo risponde: "Non tollereremo violazioni dell’equilibrio del sistema di deterrenza strategica nel mondo"
Barack Obama annuncia un taglio alle armi nucleari. ”Ho deciso che possiamo garantire la sicurezza degli Stati Uniti anche se riduciamo i nostri armamenti atomici strategici fino a un terzo”, ha detto il presidente americano durante lo storico discorso da Berlino, davanti alla Porta di Brandeburgo. Acclamato dalla folla, Obama è salito sul palco di fianco alla cancelliera tedesca Angela Merkel e ha salutato la città in modo informale prima di iniziare il discorso.
La Casa Bianca, dopo le parole di Obama, ha poi precisato che le riduzioni dell’arsenale nucleare americano “non riguardano le armi dispiegate in Europa in appoggio alla Nato”. E ha aggiunto che “gli Stati Uniti prenderanno in considerazione l’uso di armi nucleari solo in circostanze estreme“.
Non si è fatta attendere la risposta del presidente russo Vladimir Putin. “La Russia non tollererà violazioni dell’equilibrio del sistema di deterrenza strategica nel mondo, riducendo l’efficacia delle proprie forze nucleari”, ha dichiarato da San Pietroburgo. Per questo, secondo il Capo del Cremlino, “la creazione di un sistema di difesa spaziale resterà uno dei settori chiave dello sviluppo delle forze armate russe”. Putin ha poi sottolineato che “la Russia concorda con la necessità di ridurre le capacità nucleari, ma la decisione dovrebbe riguardare tutti i membri del club nucleare, compresi gli Stati Uniti che invece continuano a dispiegare la propria difesa missilistica”.
Ad arroventare ancora di più il clima è intervenuto il vice premier russo, Dimitri Rogozin, che non ha usato mezzi termini, chiarendo che “la Russia non può considerare seriamente le proposte di disarmo fatte oggi dal presidente americano Barack Obama nello stesso momento in cui gli Usa sviluppano il loro sistema di difesa antimissile”.
Il discorso di Obama a Berlino, però, non riguardava soltanto il nucleare. Il presidente ha invitato a valutare gli immigrati come una risorsa e a considerare uguali davanti alla legge i gay, perché questo è un riconoscimento “della nostra stessa libertà” e “ci sono ancora molti muri da abbattere”. L’inquilino della Casa Bianca ha poi toccato il tema del clima, promettendo che l’America farà di più per la lotta al riscaldamento globale.
Mentre, in una conferenza stampa con Angela Merkel, Obama ha lasciato alcune dichiarazioni sullo scandalo Datagate e sulla Siria. Il presidente ha rivendicato l’utilità dei programmi di sorveglianza rivelati dall’ex informatico della Nsa Edward Snowden. “E’ un sistema circoscritto e ristretto che ci consente di salvare delle vite”, ha detto. E ha assicurato che “il programma è limitato a indizi su terrorismo e categorie limitate e avviene sempre sotto la supervisione di una corte federale”, sottolineando che “non frughiamo nelle email ordinarie di cittadini tedeschi, americani o britannici”.