Gli scheletri non smettono di uscire dall’armadio del triangolo Parmalat-Lactalis-Mediobanca e il conto a carico dei francesi e dei loro consulenti sembra destinato a salire. Secondo Angelo Manaresi, il commissario ad acta nominato dal Tribunale di Parma, il valore di Lactalis America, la società che Collecchio ha comprato dai suoi azionisti un anno fa, è inferiore di 150,85 milioni di dollari ai 774 milioni fissati dal cda di Parmalat dello scorso 30 maggio che già aveva rivisto il prezzo di 904 milioni pagato inizialmente dal gruppo emiliano alla sua controllante francese. In pratica, quindi, l’operazione sarebbe costata a Parmalat 280 milioni di dollari in più del dovuto, 130 dei quali sono stati restituiti nei giorni scorsi dopo una lunga battaglia finita appunto in Tribunale.
A rivelare la notizia è stata l’agenzia di stampa Reuters che è riuscita a entrare in possesso della seconda relazione del commissario sulla vicenda e che è stata depositata lo scorso 15 giugno. Nel documento il commissario scrive di ritenere che la società americana valesse non oltre 727,75 milioni di dollari, corrispondente a un multiplo di 7,65 volte il margine Ebitda atteso per il 2012. Manaresi spiega però che, considerando l’Ebitda di Lag così come appare nel consuntivo 2012 e applicando lo stesso multiplo di 7,65, la valutazione si riduce a 623,15 milioni di dollari.
“Qualora si volesse applicare integralmente il contratto in cui si lega l’aggiustamento del prezzo di acquisizione all’Ebitda 2012 rilevato a consuntivo, dovremmo modificare al ribasso questo valore”, scrive nella sua relazione Manaresi. Non solo. Il commissario evidenzia nella relazione che il prezzo da lui calcolato è inferiore anche a quello stimato dai consulenti di Mediobanca che nella sua valutazione datata 23 aprile 2012 stimava per la “preda” un valore compreso tra i 726 e 838 milioni di dollari (multiplo 7,63-8,81).
Interpellata in proposito da Reuters, però, Mediobanca non ha voluto commentare. Parmalat dal canto suo ha diramato una nota nella quale “esprime il proprio disappunto per la pubblicazione di parti di un documento riservato, ancora non portato all’esame del proprio Consiglio di Amministrazione, convocato all’uopo per il prossimo 24 giugno“. E, pertanto, “si astiene, al momento, dal rilasciare commenti”.
Mercoledì 19, intanto, si è svolta la prevista udienza presso il Tribunale civile di Parma, che è chiamato fra l’altro a pronunciarsi sulla richiesta presentata dalla Procura emiliana che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta penale e che, ipotizzando che il prezzo di acquisto di Lag da Lactalis da parte di Parmalat sia stato gonfiato, ha chiesto di arrivare alla dichiarazione di nullità dell’operazione. I giudici hanno fissato al 10 luglio il termine per le parti di presentare ulteriori deduzioni ed “eventuali documenti sopravvenuti” in merito alla relazione del commissario che a sua volta avrà tempo fino al 9 settembre per contro ribattere, mentre il 25 dello stesso mese è prevista una nuova udienza.