Ho una passione sfegatata per la cucina cinese, per le tante cucine di quell’immenso paese, come per tutte le cucine orientali o mediorientali. Questo amore cominciò quando a sedici anni, per la prima volta, entrai in un trattoria fiorentina dove l’italianissima proprietaria si era innamorata di un giovane cuoco di Pechino, e la classicità di un menù di quartiere lasciò spazio ai capellini risaltati, zuppe e ravioli di ogni tipo. Ricordo ancora il primo maiale rifatto con anacardi, bambù e germogli di soia, con quel suo piccante intingolo placato dagli spaghetti in parte stufati e in parte fritti.
Da quel giorno le bacchette corrono facilmente fra le mie dita: Londra negli anni settanta, N.Y. negli anni ottanta e Tokyo dove per lavoro frequentavo italianissime cucine e dove per riposo scappavo rifugiandomi in piccoli fantastici ristorantini orientali. Era puro piacere, sia che fossero coreani, con le loro griglie, o piccantissimi Tailandesi. Che fosse soba fredda, nella caldissima Kyoto o un riso con cipolle assolutamente cinese mangiato in mattutini baracchini fuori del mercato del pesce più grande del mondo. Ora, non potendo io darvi tutti gli indirizzi che conosco, posso però darvi una preziosissima informazione. Se toscani conoscete San Casciano in Val di Pesa, se italiani uscite senza alcun dubbio al fiorentino casello, sulla Milano-Roma, dell’Impruneta (ex Certosa) e prendete la superstrada che da Firenze vi porterebbe a Siena. Vi fermerete dopo dieci minuti in questa piccola e bellissima cittadina dove per nostra fortuna un marito indigeno se ne è tornato, dopo dieci anni di lavoro in Cina, con una giovanissima e bella moglie che senza alcun dubbio è una grande Maestra. I suoi ravioli sono inusuali e strabilianti, gli spaghetti di riso, come tutti i risi, emozionanti. Il maiale dello Sichuan mi ha costretto ad alzarmi in piedi per necessaria gratitudine. Gli spiedini di manzo hanno reso tutti gli amici, con cui per una prima volta, ma non certamente l’ultima, ero a cena lì, golosi oltre misura. Spezie dall’Himalaya, té raccolti alle prime rugiade mattutine, buonissimi liquori e una birra bio sempre e comunque cinese ci hanno rallegrato. Tofu freddo come primo piatto e tofu caldo di frittura come ultimo, hanno aperto e chiuso una delle più belle cene dell’anno. Dunque fermatevi appena potrete nel piccolo e semplice Fiori di Hong Kong. Lasciando la macchina sotto il parcheggio delle mura cittadine, chiedete poi alla prima persona che passa: tutti in paese ne sono già orgogliosissimi e ve lo indicheranno aggiungendo un rimarcato: “Lì si mangia bene!”.
Questo è il potere della cucina cucinata con generosità e sapienza da questa Maestra che gira nel cercare buona materia per le nostre campagne e nei mercati della mia città.
A fine cena se chiederete di fare un giro turistico in cucina, la sorridente e dolcissima cuoca vi accompagnerà fra i suoi buonissimi fornelli.
Fabio Picchi
Chef e scrittore
Cucina - 20 Giugno 2013
Cina a tavola in Toscana. Il futuro è già con noi
Ho una passione sfegatata per la cucina cinese, per le tante cucine di quell’immenso paese, come per tutte le cucine orientali o mediorientali. Questo amore cominciò quando a sedici anni, per la prima volta, entrai in un trattoria fiorentina dove l’italianissima proprietaria si era innamorata di un giovane cuoco di Pechino, e la classicità di un menù di quartiere lasciò spazio ai capellini risaltati, zuppe e ravioli di ogni tipo. Ricordo ancora il primo maiale rifatto con anacardi, bambù e germogli di soia, con quel suo piccante intingolo placato dagli spaghetti in parte stufati e in parte fritti.
Da quel giorno le bacchette corrono facilmente fra le mie dita: Londra negli anni settanta, N.Y. negli anni ottanta e Tokyo dove per lavoro frequentavo italianissime cucine e dove per riposo scappavo rifugiandomi in piccoli fantastici ristorantini orientali. Era puro piacere, sia che fossero coreani, con le loro griglie, o piccantissimi Tailandesi. Che fosse soba fredda, nella caldissima Kyoto o un riso con cipolle assolutamente cinese mangiato in mattutini baracchini fuori del mercato del pesce più grande del mondo. Ora, non potendo io darvi tutti gli indirizzi che conosco, posso però darvi una preziosissima informazione. Se toscani conoscete San Casciano in Val di Pesa, se italiani uscite senza alcun dubbio al fiorentino casello, sulla Milano-Roma, dell’Impruneta (ex Certosa) e prendete la superstrada che da Firenze vi porterebbe a Siena. Vi fermerete dopo dieci minuti in questa piccola e bellissima cittadina dove per nostra fortuna un marito indigeno se ne è tornato, dopo dieci anni di lavoro in Cina, con una giovanissima e bella moglie che senza alcun dubbio è una grande Maestra. I suoi ravioli sono inusuali e strabilianti, gli spaghetti di riso, come tutti i risi, emozionanti. Il maiale dello Sichuan mi ha costretto ad alzarmi in piedi per necessaria gratitudine. Gli spiedini di manzo hanno reso tutti gli amici, con cui per una prima volta, ma non certamente l’ultima, ero a cena lì, golosi oltre misura. Spezie dall’Himalaya, té raccolti alle prime rugiade mattutine, buonissimi liquori e una birra bio sempre e comunque cinese ci hanno rallegrato. Tofu freddo come primo piatto e tofu caldo di frittura come ultimo, hanno aperto e chiuso una delle più belle cene dell’anno. Dunque fermatevi appena potrete nel piccolo e semplice Fiori di Hong Kong. Lasciando la macchina sotto il parcheggio delle mura cittadine, chiedete poi alla prima persona che passa: tutti in paese ne sono già orgogliosissimi e ve lo indicheranno aggiungendo un rimarcato: “Lì si mangia bene!”.
Questo è il potere della cucina cucinata con generosità e sapienza da questa Maestra che gira nel cercare buona materia per le nostre campagne e nei mercati della mia città.
A fine cena se chiederete di fare un giro turistico in cucina, la sorridente e dolcissima cuoca vi accompagnerà fra i suoi buonissimi fornelli.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.