“Operazione trasparenza“. L’hanno ribattezzata così dal consolato statunitense la visita di circa 40 giornalisti, locali e nazionali, per la prima volta all’interno del Muos, il sistema militare di comunicazione satellitare in costruzione a Niscemi (Caltanissetta). Ma ad aspettare l’autobus dei cronisti, davanti alla base americana, c’erano i comitati che da anni si battono contro l’installazione “dell’ecomostro”, decisi a far sentire anche la loro voce. “Se la vostra informazione è libera, scendete e parlate con noi”, hanno urlato. Sono seguiti momenti di tensione e alcuni attivisti si sono sdraiati sotto il pullman per impedirne il passaggio. Dentro la base le parole d’ordine sono “trasparenza e collaborazione”, ma all’ambasciata Usa sono sicuri: “Il Muos si farà” di Salvo Catalano
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione