Presentato oggi il calendario della rassegna mantovana, arrivata alla sua diciassettesima edizione. Protagonisti gli scrittori centro e sudamericani. Ma non mancheranno i temi dell'anno - Siria, big data - e la presenza dell'Italia
La diciassettesima edizione del Festivaletteratura di Mantova, in programma quest’anno dal 4 all’8 settembre, punta molto sulla letteratura sudamericana ed europea, ma non tralascia neppure il resto del mondo e l’attualità: dalla tutela dei dati sensibili, alla guerra in Siria, passando per temi cruciali come i diritti, la democrazia e il futuro del pianeta. Moltissimi i partecipanti resi noti oggi dal Comitato Organizzatore della manifestazione, insieme ai principali argomenti che verranno trattati nella cinque giorni letteraria.
Facciamo qualche nome. Dal vecchio continente arrivano autori importanti come la spagnola Almudena Grandes, conosciuta per “Le età di Lulù”, romanzo ad alto tasso erotico che il regista Bigas Luna portò sul grande schermo affidando a Francesca Neri il ruolo della protagonista. E ancora sulla scia della letteratura erotica dalla Francia arriva Emmanuel Carrère, in Italia noto per il suo breve racconto “Facciamo un gioco”. Di tutt’altro genere tratta Mathias Énard, che in 500 pagine di “Zona” è riuscito a raccontare la complicata guerra dei Balcani, mentre nel suo lavoro più recente “Parlami di battaglie, di re ed elefanti” è stato capace di reinventare due mesi di vita di Michelangelo Buonarroti in un luogo dove Michelangelo Buonarroti non è mai stato, Costantinopoli. Un’altra spagnola meno conosciuta della Grandes, ma già molto promettente come produzione letteraria, è Clara Usòn che nel suo romanzo “La figlia” ha mischiato realtà e fantasia, raccontando magistralmente la guerra nella ex Jugoslavia con gli occhi della figlia del macellaio di Srebrenica, Ratko Mladic. Allo scrittore israeliano David Grossmann, invece, sarà dedicata una retrospettiva molto speciale.
Nutrita la schiera degli scrittori centro e sudamericani che sbarcano a Mantova guidati da vecchie conoscenze come il cubano Leonardo Padura Fuentes – padre del detective Mario Conde che ha risolto l’ultimo caso ne “La nebbia del passato” – e la messicana Angeles Mastretta (“Donne dagli occhi grandi”). Con loro anche nomi emergenti del Corno Sur come l’argentino Andrés Neuman e il brasiliano Ronaldo Wrobel. Un focus sulla letteratura cubana porterà al festival un gruppo di giovani autori pronti a discutere su cosa significhi scrivere romanzi nell’isola caraibica, dove libertà e diritti sono spesso negati. E per parlare di diritti e democrazia al Festivaletteratura arriverà il costituzionalista Stefano Rodotà, mentre a discutere di cultura e tagli che ne pregiudicano la sopravvivenza ci sarà Salvatore Settis.
Di estrema attualità, dopo quello che è successo negli Usa, si preannuncia l’incontro che vedrà protagonista Viktor Mayer-Schönberger, uno dei massimi esperti mondiali dell’utilizzo dell’informazione nei mercati e nella società, che tratterà di big data e di come i nostri dati sensibili siano poco protetti. Sul filo dell’attualità corre anche l’evento che vedrà a Mantova Nadine Kadaan, giovane illustratrice siriana di libri per ragazzi con la quale non mancherà l’occasione di riflettere sul drammatico conflitto siriano del quale farà un’analisi approfondita Paolo Dall’Oglio. Di un conflitto silenzioso e duraturo come quello fra le due Coree, del quale si parla poco, parlerà invece lo scrittore coreano Kim Young-Ha. Da segnalare gli omaggi a Beppe Fenoglio, nel cinquantesimo anniversario della morte, e al giornalista Gianni Brera. Di sicuro interesse. rimanendo nel campo del giornalismo, l’incontro con Andrea Marinelli e Jordi Pérez Colomé, che parleranno di una moda diffusasi negli ultimi tempi di precariato, ossia la ricerca di finanziamenti on line per realizzare inchieste scomode, spesso ignorate dai media più importanti.
Di tutt’altro genere gli argomenti di cui si occuperanno Barry Miles, autore inglese fra i protagonisti della Swingin London degli anni ’60, e Clinton Heylin, critico musicale fra i maggiori esperti di storia del rock. Fra gli autori italiani si segnalano le presenze di Marco Malvaldi, Michela Murgia, Paolo Nori, il filosofo Massimo Cacciari, Piergiorgio Odifreddi, Paolo Giordano, Melania Mazzucco, Dacia Maraini e Carlo Lucarelli. Mentre curiose sono le presenze dell’ex difensore di Parma e Juve Lilian Thuram, che tratterà del rapporto fra arte e calcio e del cantautore Ivano Fossati che parlerà di precariato.
Ancora aperte le iscrizioni per chi volesse far parte dei 650 volontari (le magliette blu, come ormai si identificano) vera spina dorsale del Festivaletteratura, nato dal basso e su base volontaria. Anche quest’anno si preannuciano adesioni da tutt’Italia e qualcuna dal Belgio e dall’Inghilterra. Informazioni sul sito www.festivaletteratura.it.