Ci sarà l’esercito a presidiare la partita tra Italia-Brasile, che si svolgerà oggi a Salvador. E’ il sito Uol a rivelare che a la presidente brasiliana Dilma Rousseff avrebbe garantito ai vertici del calcio mondiale l’impiego anche delle Forze armate per assicurare il regolare svolgimento della Confederations Cup.
E anche il Comitato Olimpico ha rassicurato sul futuro dei Giochi del 2016 a Rio de Janeiro. “Le indagini hanno dimostrato che la maggioranza della popolazione appoggia i Giochi”, ha spiegato oggi il massimo organismo sportivo mondiale in un comunicato. “I Giochi porteranno vantaggi a tutta la popolazione di Rio”, spiega il Cio, che ha mostrato comprensione per i manifestanti in Brasile. “Appoggiamo sempre le proteste pacifiche”, si leggeva nel comunicato.
Con il discorso della stessa presidente a rete unificate, che aveva anche proposto un “ampio patto” con chi “protesta pacificamente” sembrava che si fosse aperta una strada per il dialogo con i manifestanti. Invece, le dimostrazioni antigovernative non si fermano. Sono stati annunciati cortei per oggi in almeno 32 città, tra cui San Paolo e Brasilia, contro la Pec 37, una proposta di legge che tende a ridurre i poteri dei pubblici ministeri. A Belo Horizonte, è prevista invece una manifestazione contro le spese per i Mondiali di calcio del 2014. A Salvador, invece, dove è in programma il match tra l’Italia di Prandelli affronterà i padroni di casa del Brasile, non è prevista nessuna dimostrazione.
A San Paolo, almeno 5mila persone hanno manifestato contro l’omofobia e contro la Cura gay, un progetto di legge approvato dalla Commissione diritti umani della Camera che definisce l’omosessualità una malattia e prevede un trattamento psichiatrico per i gay. La proposta è un cavallo di battaglia della Chiesa evangelica brasiliana. A Rio de Janeiro, invece, alcuni manifestanti si sono accampati con le tende sotto la casa del governatore Sergio Cabral, nella zona di Leblon, per protestare contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia nel reprimere le proteste di ieri sera.
E il Paese si prepara anche ad accogliere il Papa, in visita per la Giornata mondiale della gioventù, dal 23 al 29 luglio, messa in forse dalle violenze nel Paese. Il quotidiano Folha de Sao Paulo rivela infatti che l’intelligence militare sta sorvegliando i social network per evitare “atti di vandalismo” e per evitare incidenti non solo durante la Confederations Cup, ma anche per l’arrivo di Francesco.