In piedi davanti al consolato turco a Milano: è la protesta silenziosa a sostegno dei ragazzi di piazza Taksim, che da settimane si oppongono al governo Erdogan del premier turco contro le contestazioni, ora il movimento “Occupy Gezy” ha abbondonato le piazze, privilegiando riunioni in luoghi aperti ma meno centrali della città o scegliendo di rimanere immobili davanti alle sedi istituzionali. Gli studenti turchi, trasferitisi a Milano per frequentare l’università, sono in contatto costante con i loro coetanei tramite internet e i social network e appena finita la sessione d’esame “torneranno in Turchia per prendere parte alla protesta”. Si raccontano come una generazione in attesa, che prima d’ora non era mai scesa in piazza a protestare: “Non era nel nostro dna. Tutti si lamentavano e basta. Ora con quello che è accaduto a Gezi park qualcosa è cambiato e non si può più fermare”. “Erdogan non può parlare solo a chi l’ha votato, ci deve ascoltare”, dice Dicle Kockar, studentessa del Politecnico, che ha creato la pagina Occupy Gezi-Milano, per documentare la situazione a Istanbul e dintorni, e per contrastare l’informazione spesso “parziale” dei media turchi tradizionali. E’ Fila Suhan, cittadino italo-turco, a denunciare ai nostri microfoni, la scarsa obiettività della tv e dei quotidiani locali di Francesca Martelli
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione