“Non desiderare la donna d’altri”: questo il tema della settima puntata de ‘I dieci comandamenti’ (stasera alle 23,50), il programma di Rai3. Il viaggio di Domenico Iannacone riprende dalla Puglia dove incontra Giuseppe e Donato, talent scout alla ricerca di ragazze italiane che vogliano mostrare la propria bellezza al pubblico straniero. Ed è così che il giornalista segue e insegue i due pugliesi in un viaggio che li porterà fino in Albania dove le ragazze selezionate in Italia dovranno confrontarsi con le modelle del posto, in uno scambio di esperienze e ambizioni, tra sfilate di abiti italiani e serate in discoteca, tra lap dance e uomini mangiafuoco. Nella seconda parte, invece, Iannacone torna in Campania, a Sarno, nella città di Egy, una transessuale che attende l’operazione che la renderà finalmente una donna a tutti gli effetti. Egy si racconta e viene raccontata dalla sua famiglia, dal fratello e dai suoi genitori, leali osservatori di questa difficile scelta. Di scomodo nella vita della trentenne campana c’è però ancora la carta d’identità, dove la foto di Egidio le ricorda ogni giorno il coraggio di un desiderio quasi completamente esaudito
Media & Regime - 24 Giugno 2013
Rai3, i talent scout della bellezza e il cambio sesso ai ‘I 10 comandamenti’
La Playlist Media & Regime
- 20:57 - **Mo: Tajani, 'auspico cessate il fuoco, in Libano e poi a Gaza'**
Roma, 23 nov. (Adnkronos) - "Mi auguro che si possa arrivare ad un cessate il fuoco che chiuda questa stagione di guerra, almeno in Libano. Le trattative sono in corso, non so se l'Iran effettivamente vuole raggiungere il cessate il fuoco, ma bisogna fare di tutto perché si raggiunga questo obiettivo". Lo ha detto a '4 di sera Weekend' il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che "questo naturalmente metterebbe in maggior sicurezza i nostri militari che si muovono sotto le bandiere dell'Unifil, cioè delle Nazioni Unite. Hanno dei bunker dove potersi proteggere e fortunatamente i quattro militari sono stati feriti leggermente".
"Lunedì incontrerò il ministro degli esteri del Libano - prosegue Tajani -che sarà qui a Roma e gli ribadirò che i militari italiani non si toccano. Le truppe Hezbollah non sono l'esercito regolare libanese, sono truppe che di fatto rispondono più all'Iran che al Libano. Sono le truppe armate del Partito di Dio, sono un'organizzazione praticamente semiterroristica che ha attaccato fino ad oggi lo Stato di Israele. L'Unifil stava in mezzo tra israeliani e Hezbollah proprio per impedire che ci fosse il peggioramento della situazione che invece c'è stato. E' chiaro che stando in mezzo rischiano di essere colpiti da una parte e dall'altra".
"Noi siamo stati espliciti con il governo israeliano che ci ha garantito il massimo impegno - dichiara il ministro - perché i nostri militari non vengano colpiti da parte israeliana. Con Hezbollah è impossibile parlare perché non è un'organizzazione statale, è un'organizzazione di fatto terroristica. Non so se hanno voluto intimidire i nostri militari oppure se non sono capaci di utilizzare le armi che hanno, che sono armi fornite dall'Iran. Certamente la situazione è quella che è, bisogna lavorare assolutamente per il cessate il fuoco. Noi sosteniamo la posizione americana che punta veramente a trovare un accordo. Poi si lavorerà per trovare un cessate il fuoco a Gaza perché la situazione è veramente preoccupante in tutta l'area".
- 20:20 - Mo: potenze Occidente, 'preoccupazione per piano nucleare Iran'
Washington, 23 nov. (Adnkronos/Afp) - Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania hanno espresso "seria preoccupazione" per i piani dell'Iran di lanciare una serie di nuove centrifughe per il suo programma nucleare, esortando Teheran a riprendere i contatti con l'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite.
L'annuncio dell'Iran è arrivato dopo che le quattro potenze occidentali hanno presentato una mozione di censura contro la repubblica islamica al consiglio dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea).
- 20:17 - Mo: l'auto del rabbino scomparso ritrovata vicino ad Abu Dhabi
Tel Aviv, 23 nov. (Adnkronos) - L'auto del rabbino Chabad scomparso, Zvi Kogan, è stata ritrovata abbandonata nei pressi di Abu Dhabi. Lo riporta Ynet News, aggiungendo che tre uzbeki sono sospettati di aver rapito l'uomo e di essere fuggiti in Turchia.
- 19:29 - Mo: media, 'Idf colpisce città nella Siria occidentale'
Damasco, 23 nov. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno colpito una città nella Siria occidentale. Lo riporta l'agenzia di stato siriana Sana, precisando che l'Idf ha preso di mira il valico di Jusiyah nella zona di al-Qusayr, nel governatorato di Homs.
- 19:06 - Ucraina: Putin firma la legge, cancellati i debiti a chi si arruola
Mosca, 23 nov. (Adnkronos/Afp) - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che consente a coloro che si arruolano per combattere in Ucraina di cancellare i debiti non pagati per un valore di circa 96mila euro. Lo ha annunciato il governo russo. Mosca cerca nuovi modi per reclutare combattenti per il conflitto che dura da quasi tre anni e che sta logorando le truppe. Secondo gli esperti, la nuova legislazione rappresenterà un forte incentivo per alcuni ad arruolarsi.
La nuova legislazione consentirà a coloro che firmeranno un contratto di un anno per combattere in Ucraina dopo il 1° dicembre di liberarsi dai debiti inesigibili esistenti. Copre anche i loro coniugi. La legge riguarda i debiti per i quali è stato emesso un ordine di riscossione da parte del tribunale e il procedimento di esecuzione è iniziato prima del 1° dicembre 2024. L'importo totale del debito non pagato che può essere coperto è di 10 milioni di rubli, circa 96mila euro.
- 18:51 - Mo: Idf, 'ancora non possiamo confermare notizia uccisione ostaggio'
Tel Aviv, 23 nov. (Adnkronos/Afp) - L'esercito israeliano ha affermato in una nota che sta esaminando le informazioni dopo che Hamas "ha diffuso un filmato che mostra presumibilmente un ostaggio ucciso". "In questa fase - ha aggiunto l'Idf - non possiamo né confermarlo né smentirlo. I rappresentanti dell'esercito sono in contatto con la sua famiglia e la stanno tenendo aggiornata con tutte le informazioni disponibili".
- 18:08 - Ucraina: Zakharova, 'permesso francese di attaccare Russia è la fine di Kiev'
Mosca, 23 nov. (Adnkronos) - Le dichiarazioni del ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrault sul permesso di lanciare missili a lungo raggio sul territorio russo "non sono un sostegno all’Ucraina, ma la sua fine". Lo ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che, in precedenza aveva affermato che l’invio di un’altra brigata ucraina addestrata in Francia nella zona di combattimento e qualsiasi altro tentativo da parte dei "guerrafondai francesi" non cambierà l’esito del conflitto.