La scomparsa era stata denunciata il 19 giugno da alcune amiche della donna, che non avrebbe parenti in città. L’elettrodomestico era chiuso e attaccato alla corrente elettrica
Una donna è stata trovata morta a Bologna in un appartamento di viale Aldini, al civico 28, sui viali di circonvallazione. Il suo corpo, con una profonda ferita alla fronte, era dentro un freezer. La polizia cerca il fidanzato. Il cadavere di Silvia Caramazza, una quarantina d’anni, era in un sacco. L’elettrodomestico era chiuso e attaccato alla corrente elettrica. Il congelatore era in una delle camere dal letto della casa. Nella camera, vicino alla testata del letto e sui muri vicini, la polizia scientifica ha trovato macchie di sangue. Vicino farmaci e sonniferi. Per il resto la casa era in relativo ordine.
La donna era vestita con un abito da casa, una tuta o un pigiama. Questo fa pensare che l’aggressione possa anche essere avvenuta mentre la donna dormiva. La scomparsa era stata denunciata il 19 giugno da alcune amiche della donna, che non avrebbe parenti in città. Qualcosa, anche se in passato si era già allontanata, aveva destato questa volta l’allarme in chi la conosceva. Dopo la denuncia di scomparsa, alcune incongruenze nel racconto del fidanzato, sentito dalla polizia nei giorni scorsi, avrebbero convinto gli uomini della squadra Mobile e sfondare la porta della casa della scomparsa, trovando così il corpo.
“L’ultima volta che li avevamo visti insieme è stato non molto tempo fa”, hanno raccontato alcuni studenti universitari che abitano sullo stesso pianerottolo al piano rialzato. Secondo quanto avevano intuito gli studenti, i due convivevano, e lei, ha raccontato una ragazza, sembrava “avere un po’ la testa fra le nuvole”.