“E’ il giornale che preferiamo di gran lunga rispetto agli altri. Ci si incarta il pesce benissimo”, così racconta Mario Pastorino, titolare di una storica pescheria romana, che aggiunge: “non le nascondo che sono diversi i clienti che ci chiedono di incartare il pesce con le pagine del quotidiano Il Foglio. Alcuni ci chiedono addirittura di appallottolare la carta prima di usarla, per semplice divertimento”.

Una passeggiata a tappe tra i pescivendoli più rinomati della capitale conferma l’allarme giunto da Torino, Milano, Bologna: nelle pescherie si trova sempre meno il quotidiano prediletto trasversalmente da vongolari, proprietari di padelloni ma anche importatori ittici e pescatori veri e propri.

Il dato più drammatico però si registra a Roma, dove nella zona del centro storico le pescherie beneficiano da anni delle rimanenze delle mazzette parlamentari per confezionare il pesce venduto. Attenzione però, la mazzetta di cui si parla qui non è una tangente. Si tratta di una specie di “mazzo” di giornali selezionati per la rassegna stampa. Proprio nel quadrilatero dei Palazzi, infatti, l’uso delle ruvide pagine del Foglio è diventato una tradizione.

“Io lo chiedo esplicitamente, il Foglio, soprattutto per incartare il pesce azzurro. Alici, piccoli sgombri, non ha idea come rimangono bene” confida orgogliosamente la Sig.ra Zamboni del III Municipio “e mi fijo lo usa anche pe sgrassà a frittura. La carta è bella porosa”.

La preoccupazione serpeggia da settimane: non si trovano più copie del Foglio e i pescivendoli intendono fare chiarezza sulla questione. Il quotidiano è sempre stato difficile da reperire, ora è diventato introvabile. Una delle titolari di una nota pescheria di via Garibaldi, a Milano, preferisce mantenere l’anonimato ma ci tiene a sottolineare: “agli altri giornali, a fine giornata, un’occhiata ci piace dargliela. Con il Foglio invece andiamo sul sicuro: carta resistente e impaginazione regolare. Perfetto per misurare le quantità”.

Una possibile spiegazione viene da un informatore interno a Montecitorio: “la crisi morde dottò. Er Fojio a sera rimane intonzo e a gente se fa furba. Ce so poche copie e vanno a ruba. Dicono che per lucidare i vetri, soprattutto quando si puliscono controluce, è meglio del pannetto di daino”.

Dalla redazione del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara un inspiegabile silenzio. Anche se indiscrezioni rivelano che è in preparazione una campagna pro-life animalista dal titolo “Siamo Tutti Pescivendoli”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

La fortezza della solitudine 2

next
Articolo Successivo

Dibattito insfuocato

next