Nelson Mandela sta meglio. “Le condizioni sono migliorate durante la notte”, ha riferito la presidenza sudafricana, precisando poi che lo stato di salute rimane critico, ma stabile. “Ho annullato la mia visita in Mozambico per poterlo vedere e parlare con i medici”, ha fatto sapere il presidente Jacob Zuma. “E’ molto meglio oggi di quanto lo fosse quando l’ho visitato ieri sera. L’equipe medica continua a fare un lavoro eccezionale”. E anche il presidente americano Barack Obama ha detto la sua, dichiarando che “i miei pensieri e le mie preghiere sono con la famiglia di Mandela e i sudafricani” e confermando il suo viaggio in Sudafrica domani. “Mandela è un eroe per il mondo”, ha aggiunto. “Se o quando Mandela morirà la sua eredità rimarrà attraverso i secoli”.
Il commento precedente della presidenza era invece decisamente meno ottimista. “Nelle ultime 48 ore, le condizioni dell’ex presidente Madiba sono peggiorate”, ha fatto sapere oggi il portavoce della presidenza sudafricana Mac Maharaj all’emittente di Stato Sabc. La figlia di Mandea Makaziwe Mandela, intanto, ha detto che “tutto può accadere da un momento all’altro”, spiegando che “solo Dio sa quando sarà l’ora. Non ci resta che aspettare con lui, finché è ancora vivo ed apre gli occhi e reagisce al tatto”. Makaziwe ha portato un gruppo di nipoti dell’ex presidente a trovarlo in ospedale. “Non mentirò, certo non sta bene. Ma se parliamo con lui, risponde e prova ad aprire gli occhi. E’ ancora qui. Si sta spegnendo, ma è ancora qui”, ha detto la figlia maggiore.
Madiba si trova in ospedale dall’8 giugno scorso per un’infezione polmonare e al momento si trova in ventilazione assistita e ogni tre ore è sottoposto a dialisi per insufficienza renale. Secondo quanto riportato dal quotidiano The Citizen, che cita alcuni parenti di Mandela, che hanno preferito rimanere anonimi, i medici hanno chiesto alla famiglia dell’ex presidente del Sudafrica di prendere una decisione in merito alla possibilità di staccarlo dai dispositivi che lo mantengono in vita. Tutto il Paese si è stretto in preghiera e nelle ultime ore un fiume di centinaia di sudafricani ha invaso silenziosamente lo spazio accanto all’ospedale di Pretoria. Molti nei giorni della sua degenza hanno espresso vicinanza al leader anti apartheid.
L’ultimo è stato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che ha dichiarato che il mondo intero prega per l’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, definito “uno dei giganti del ventesimo secolo“. “So che i nostri pensieri sono per Nelson Mandela, la sua famiglia e le persone a lui vicine, tutti i sudafricani e le genti che nel mondo intero che sono state ispirate dalla sua rimarchevole vita e dal suo esempio – ha aggiunto detto Ban Ki-moon – diamo prova della stessa convinzione e della stessa motivazione lavorando al benessere e a un avvenire migliore per tutti gli africani”.